Nella Valdichiana, una regione rinomata per il suo patrimonio storico e agricolo, un progetto di hub logistico minaccia di devastare il paesaggio rurale e le comunità umili come Bettolle. Questo progetto, approvato dal Piano Strutturale Intercomunale dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, destina 47 ettari di terra all’uso industriale. La decisione richiama le dinamiche di potere del feudalesimo, in cui i ricchi e i potenti davano priorità ai propri interessi a scapito delle comunità più piccole e vulnerabili.
Un Trattamento Ingiusto: Bettolle Sacrificata
Bettolle è una delle 10 frazioni che formano i Comuni della Valdichiana Senese, ciascuna con il proprio sindaco, ma governate sotto un’unica autorità centrale. Eppure, tra questi 10 “figli,” Bettolle sembra essere quello destinato a sopportare i maggiori sacrifici: dall’importante casello autostradale, da sempre privo di rilevatori per monitorare l’inquinamento dell’aria, al nuovo progetto dell’hub logistico. Questa evidente disparità di trattamento tradisce ogni principio di equità e giustizia, condannando Bettolle a pagare un prezzo sproporzionato rispetto alle altre frazioni.
Neo-Feudalesimo e Sfruttamento dei Deboli
L’hub logistico rappresenta una forma moderna di feudalesimo, dove i comuni dominanti agiscono come signori, ignorando il benessere e le voci dei borghi più piccoli per perseguire profitto ed espansione:
• Distruzione delle Terre Agricole: Proprio come i signori feudali reclamavano le terre dei servi per il proprio beneficio, il progetto sacrifica le storiche terre di bonifica leopoldine—un tesoro agricolo e culturale—per scopi industriali.
• Marginalizzazione delle Comunità Locali: Piccoli borghi come Bettolle, ricchi di patrimonio culturale e tradizioni, vengono trattati come sacrificabili, riecheggiando l’oppressione subita dai contadini nel Medioevo.
• Degrado Ambientale: L’aumento dell’inquinamento, la perdita di biodiversità e lo sfruttamento del territorio ricordano il disprezzo ambientale delle pratiche feudali, in cui la classe lavoratrice subiva le conseguenze dell’esaurimento delle risorse.
Bettolle e Ezio Marchi: Tradire un Esempio Storico
Bettolle è la patria di Ezio Marchi, un socialista di classe superiore che dedicò la sua vita a sostenere i contadini e a migliorare le condizioni delle campagne. Fu proprio lui a selezionare la razza Chianina, simbolo di eccellenza agricola e rispetto per la terra. Se fosse vivo oggi, Ezio Marchi sarebbe indignato nel vedere come il suo borgo viene sacrificato per un progetto che distrugge ciò che lui ha tanto amato e protetto.
Un Ciclo Feudale Moderno
Questo progetto dimostra come pochi potenti impongano la loro volontà sulle comunità rurali sotto il pretesto del progresso. Ignora gli obiettivi europei di sostenibilità e mina gli sforzi della Valdichiana per essere nominata Capitale Italiana della Cultura 2026, rivelando una chiara priorità degli interessi economici rispetto alla conservazione culturale e ambientale.
Resistenza al Feudalesimo Moderno
Il progetto dell’hub logistico dovrebbe essere un campanello d’allarme. La popolazione della Valdichiana deve unirsi per proteggere le proprie terre, il patrimonio e il modo di vivere da questa forma contemporanea di sfruttamento feudale, assicurandosi che i piccoli borghi non siano sacrificati per le ambizioni dei potenti. È tempo di pretendere equità e rispetto, affinché tutti i “figli” della Valdichiana siano trattati con la stessa dignità.
Anna Rigano (Casa Ezio Marchi) – Comitato No Polo Logistico di Bettolle