“La situazione è tragica, il negozio è da rifare da zero, ed è ancora impossibile fare la conta dei danni”. Stefano Bernardini, titolare di “Brico io”, uno dei negozi più colpiti via Massetana Romana dal nubifragio di giovedi sera a Siena, sta vivendo da due giorni un incubo. In mezz’ora il torrente Tressa ha distrutto tutto. “Si è riempito il negozio di fango, l’acqua ha sfondato una vetrata ed è arrivata ad 80 centimetri d’altezza, nel magazzino non siamo ancora riuscita a toglierla. C’è fango ovunque”. Questo è tra i negozi che hanno subito i danni peggiori, altre attività hanno già riaperto oggi, per Bernardini è ancora impensabile parlare di riapertura di fronte ai quintali di merce distrutta. “Tutto quello che si trovava sotto il metro d’altezza è da buttare, così come la merce che esponiamo nel piazzale”.
I piccoli fiumi della zona non erano mai esondati e Bernardini, così come tutti i senesi, non ricordano una bomba d’acqua così forte, ma la rabbia c’è. “Qui c’è una edificazione non consona per i tempi di oggi – afferma – . Ho incaricato i miei avvocati di verificare la situazione di questo fiumiciattolo se ci sono delle responsabilità che non possono dipendere da noi commercianti”. Dietro la disperazione di vedere un negozio completamente pieno di fango, a cercare di salvare il salvabile c’è un’intera contrada, l’Oca, di cui Bernardini è capitano. “Siamo in tanti, la mobilitazione è partita subito. Questa è Siena”.