Nubifragio a Siena, il negozio Brico io in ginocchio fra quintali di merce distrutta e muri segnati dal fango

Stefano Bernardini, titolare dell'attività più colpita in via Massetana Romana ringrazia la mobilitazione della contrada dell'Oca: "Sono qui che mi aiutano senza fermarsi da due giorni"

Di Simona Sassetti | 19 Ottobre 2024 alle 18:45

“La situazione è tragica, il negozio è da rifare da zero, ed è ancora impossibile fare la conta dei danni”. Stefano Bernardini, titolare di “Brico io”, uno dei negozi più colpiti via Massetana Romana dal nubifragio di giovedi sera a Siena, sta vivendo da due giorni un incubo. In mezz’ora il torrente Tressa ha distrutto tutto. “Si è riempito il negozio di fango, l’acqua ha sfondato una vetrata ed è arrivata ad 80 centimetri d’altezza, nel magazzino non siamo ancora riuscita a toglierla. C’è fango ovunque”.  Questo è tra i negozi che hanno subito i danni peggiori, altre attività hanno già riaperto oggi, per Bernardini è ancora impensabile parlare di riapertura di fronte ai quintali di merce distrutta. “Tutto quello che si trovava sotto il metro d’altezza è da buttare, così come la merce che esponiamo nel piazzale”.

I piccoli fiumi della zona non erano mai esondati e Bernardini, così come tutti i senesi, non ricordano una bomba d’acqua così forte, ma la rabbia c’è. “Qui c’è una edificazione non consona per i tempi di oggi – afferma – . Ho incaricato i miei avvocati di verificare la situazione di questo fiumiciattolo se ci sono delle responsabilità che non possono dipendere da noi commercianti”. Dietro la disperazione di vedere un negozio completamente pieno di fango, a cercare di salvare il salvabile c’è un’intera contrada, l’Oca, di cui Bernardini è capitano. “Siamo in tanti, la mobilitazione è partita subito. Questa è Siena”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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