Nubifragio a Siena, la rabbia degli esercenti di Massetana Romana: "Siamo stati lasciati soli"

A lavoro da questa notte con la speranza di limitare i danni Un vero e proprio incubo quello che stanno vivendo gli esercenti di strada Massetana Romana

Di Cristian Lamorte | 18 Ottobre 2024 alle 17:48

Rabbia e amarezza che si mescolano fino a diventare indistinguibili, con le mani impegnate a spalare il fango e la testa che pensa solo ad un modo per ripartire. Una nottata da incubo quella vissuta dagli esercenti in Strada Massetana Romana, ancora impegnati ad arginare i danni provocati dal nubifragio. L’acqua non ha portato via con sé la rabbia di chi adesso deve fare la conta dei danni: “Provo rabbia e amarezza perché noi ci siamo impegnati con tutte le nostre forze – dice una commerciante intenta a ripulire il proprio negozio -. Sono cose eccezionali e quindi capisco la città non fosse preparata però siamo rimasti da soli. Abbiamo fatto tutto con le nostre forze. Ad aiutarci sono venuti gli amici e non le istituzioni”. In situazioni di emergenza anche puntare il dito verso qualcuno non è facile: “La pulizia dei fossi noi la paghiamo ma effettivamente non abbiamo mai visto nessuno, anche se con le bombe d’acqua non si possono prevedere. Io non voglio dare tutta la colpa a qualcuno ma siamo almeno sul 50 e 50”. Anche in un altro negozio della stessa zona le parole della commerciante sono cariche di dolore: “I danni sono stati notevoli, non capiamo da dove partire per rimettere a posto. Di preciso non so cosa sia successo, ad un certo punto il fiume d’acqua è iniziato ad entrare dentro. In questo momento c’è tanta amarezza perché secondo me poteva essere evitato con più manutenzione. Adesso spero solo di ripartire il prima possibile”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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