Rabbia e amarezza che si mescolano fino a diventare indistinguibili, con le mani impegnate a spalare il fango e la testa che pensa solo ad un modo per ripartire. Una nottata da incubo quella vissuta dagli esercenti in Strada Massetana Romana, ancora impegnati ad arginare i danni provocati dal nubifragio. L’acqua non ha portato via con sé la rabbia di chi adesso deve fare la conta dei danni: “Provo rabbia e amarezza perché noi ci siamo impegnati con tutte le nostre forze – dice una commerciante intenta a ripulire il proprio negozio -. Sono cose eccezionali e quindi capisco la città non fosse preparata però siamo rimasti da soli. Abbiamo fatto tutto con le nostre forze. Ad aiutarci sono venuti gli amici e non le istituzioni”. In situazioni di emergenza anche puntare il dito verso qualcuno non è facile: “La pulizia dei fossi noi la paghiamo ma effettivamente non abbiamo mai visto nessuno, anche se con le bombe d’acqua non si possono prevedere. Io non voglio dare tutta la colpa a qualcuno ma siamo almeno sul 50 e 50”. Anche in un altro negozio della stessa zona le parole della commerciante sono cariche di dolore: “I danni sono stati notevoli, non capiamo da dove partire per rimettere a posto. Di preciso non so cosa sia successo, ad un certo punto il fiume d’acqua è iniziato ad entrare dentro. In questo momento c’è tanta amarezza perché secondo me poteva essere evitato con più manutenzione. Adesso spero solo di ripartire il prima possibile”.
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Nubifragio a Siena, la rabbia degli esercenti di Massetana Romana: "Siamo stati lasciati soli"
A lavoro da questa notte con la speranza di limitare i danni Un vero e proprio incubo quello che stanno vivendo gli esercenti di strada Massetana Romana
Di Cristian Lamorte | 18 Ottobre 2024 alle 17:48
Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.
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