Nuova mensa universitaria a Siena, al via l’iter per la vendita dell’immobile di via Bandini

E' stato individuato a Porta Romana il fabbricato per far sorgere il nuovo servizio per gli studenti

Di Cristian Lamorte | 22 Ottobre 2024 alle 21:00

Nuova mensa universitaria a Siena, al via l’iter per la vendita dell’immobile di via Bandini

S’intravede la luce fuori dal tunnel per lo spinoso caso della seconda mensa universitaria a Siena, servizio fondamentale per circa 20mila studenti. Il Dsu ha infatti firmato tutti gli atti propedeutici alla vendita dell’immobile in via Sallustio Bandini dove era situata la mensa ormai chiusa dal 2021 e i cui locali erano stati dichiarati inadeguati dal Comune di Siena per la nascita di una nuova Mensa. Ora una prima accelerata per la risoluzione del caso arrivata dall’ultimo Cda del Dsu che dovrà attendere il via libera definitivo della Regione Toscana per la messa in vendita dell’immobile di via Bandini, al tempo valutato 3,5 milioni di euro.

“All’unanimità è stato deliberato di inviare tutti gli atti propedeutici alla vendita alla Giunta Regionale, che è colei che deve deliberare in maniera definitiva l’atto stesso di vendita – sottolinea Marco Del Medico, presidente Dsu Toscana -. Ci ritornerà la delibera da parte della Regione e noi provvederemo a fare le pubblicazioni per la vendita. Finalmente un atto che ha mosso le acque di un fabbricato che era fermo con le quattro frecce, come si suol dire”.

Ogni euro ricavato dalla vendita dell’immobile di via Bandini sarà reinvestito per l’acquisto o per l’ammodernamento infrastrutturale di un nuovo immobile che possa accogliere la nuova mensa. E proprio quell’immobile sarebbe già stato individuato nei pressi di Porta Romana, attualmente di proprietà delle Opere Pie, e pronto per una ristrutturazione e riconversione.

“E’ stato individuato un immobile ma, come è stato già concordato con i Rettori, dobbiamo recuperare denaro per poi reinvestirlo su Siena – evidenzia Del Medico -. Abbiamo visionato vari fabbricati, quello al momento più idoneo è quello situato vicino a Porta Romana”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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