Nuova scuola Achille Sclavo in Fortezza a Siena, lavori al via: abbattuti i padiglioni

Siena saluta la vecchia struttura della scuola che ha visto crescere generazioni di ragazzi e ragazze, spazio a una nuova e più sostenibile scuola

Di Redazione | 26 Luglio 2024 alle 13:05

Sono entrati nel vivo i lavori per il rifacimento della scuola primaria “Achille Sclavo”, all’interno della Fortezza Medicea di Siena, una struttura storica che ha visto crescere generazioni di senesi. Si tratta di un intervento da oltre tre milioni di euro, finanziato con fondi NextGeneration Eu (Pnrr). Dopo il trasloco degli arredi e del materiale scolastico a seguito della fine delle lezioni del 10 giugno scorso, a inizio luglio sono stati avviati i cantieri e oggi sono iniziate le opere per l’abbattimento degli attuali padiglioni.

Il bastione di San Francesco della Fortezza Medicea di Siena, che ospita la scuola, è parte di contesto paesaggistico unico nel suo genere, tale da richiedere una sensibilità e un approccio al progetto non convenzionali. L’attuale configurazione della scuola, suddivisa in “padiglioni”, consente infatti una sorta di permeabilità fisica e visiva nei confronti del paesaggio urbano e anche una permeabilità luminosa accentuata dal verde e dalle storiche alberature. L’attuale spazio tra i padiglioni della scuola genera dei “coni visivi” tra l’area interna al bastione di San Francesco e la città di Siena: una delle principali caratteristiche del progetto di rifacimento è stata quella di mantenerli e valorizzarli.

Nell’impianto planimetrico del nuovo edificio, pertanto, sono stati individuati dei blocchi funzionali più compatti, intervallati dai “coni visivi” trattati con superfici vetrate, così da mantenere la possibilità di poter guardare la città attraverso l’edificio. L’impianto planimetrico è caratterizzato da due ali che definiscono una porzione triangolare: una piazza aperta che funziona da “agorà”, sulla quale si rivolgono tutte le funzioni collettive della scuola, come l’ingresso, la mensa, l’aula per le attività integrative e il sistema di distribuzione.

Dall’”agorà” all’aperto sono visibili i coni ottici ed è possibile osservare la città di Siena così come oggi avviene nell’attuale tipologia a padiglioni. Ultimo e decisivo elemento di chiusura per delineare l’approccio architettonico al progetto è quello della copertura. Un grande tetto a tre falde inclinate, che si configura come una piramide a base triangolare, con un disegno delle porzioni chiuse che ricalca fedelmente gli spazi interni. La nuova scuola Sclavo sarà a un piano e avrà un’immagine caratterizzata da un’accentuata orizzontalità, data non solo dallo sviluppo longilineo del suo impianto distributivo, ma soprattutto dalla soluzione innovativa della grande copertura.

Gli impianti tecnologici proposti dal progetto consentiranno di ottimizzare i costi di gestione e manutenzione, in armonia con i temi dell’architettura sostenibile, per realizzare un’opera con contenuti innovativi che applichi concretamente i temi del risparmio energetico, l’uso di energie rinnovabili, il corretto trattamento per il riciclo delle acque piovane e di quelle di smaltimento, l’impiego di materiali riciclabili e rinnovabili.



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