Tra gennaio e febbraio il Comune di Chiusi ha eseguito alcuni saggi archeologici nel centro storico della città, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Ada Salvi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e il coordinamento sul campo del dott. Mattia Bischeri. I saggi, eseguiti a scopo preventivo su aree sensibili oggetto di futuri interventi di riqualificazione, avevano l’obiettivo di verificare alcune anomalie geofisiche che erano state rilevate durante la campagna di prospezioni georadar intrapresa lo scorso anno dal Comune e condotta dal dott. Lorenzo Lambiase della ditta Radaring, in concessione dal Ministero della Cultura.
Dati interessanti sono emersi in particolare presso l’area adiacente alla Domus di via Longobardi e nel Parco pubblico de I Forti. Presso la Domus è venuta alla luce parte di un muro in conglomerato cementizio con pavimento in cocciopesto, riferibile forse a una grande vasca mistilinea a servizio del complesso edilizio di età romana. Presso I Forti, sul ciglio meridionale, è emersa la fondazione muraria di una grande struttura di età tardo romana, riferibile forse alle opere di fortificazione che erano visibili attorno al parco fino alla fine del ‘700 (e da cui il parco prende il nome), mentre nella parte centrale del parco è emerso l’angolo di una grande struttura in travertino, relativa forse a un edificio di età etrusca. I dati raccolti durante le prospezioni geofisiche e gli scavi offrono nuovi elementi per la conoscenza della topografia antica della città che saranno utili alla tutela e alla valorizzazione delle aree pubbliche e alla pianificazione di future attività di ricerca che incrementino il patrimonio archeologico della città. I risultati di queste indagini, già resi in parte noti la scorsa estate in una conferenza pubblica, saranno oggetto di una pubblicazione su un’importante rivista scientifica che sarà accessibile on-line.
L’amministrazione comunale ha promosso e continuerà a promuovere attività di ricerca, tutela e valorizzazione nei confronti del patrimonio archeologico comunale in supporto agli enti statali preposti (Università, Soprintendenza, Direzione musei) e alle numerose associazioni locali anche attraverso nuovi accordi di programma che stanno per essere stipulati. L’impegno che l’amministrazione intende seguire in prospettiva, investendo risorse economiche in attività archeologica, si allinea alle azioni che negli ultimi anni hanno visto nel territorio importanti scoperte, come quella di San Casciano dei Bagni, che vanno a valorizzare il progetto presentato al Ministero della Cultura con il quale Chiusi e tutta l’unione dei Comuni della Valdichiana Senese si sono candidati a Capitale della Cultura 2026.