Il nuovo codice della strada, con la stretta imposta da parte del governo, ci farà forse cambiare le abitudini a tavola? E’ quanto si chiedono gli operatori dell’enogastronomia dopo il calo di consumi di vino e bevande alcoliche registrato in questi giorni. C’è chi si è organizzato con l’etilometro nel locale e chi, come alcune grandi strutture con il servizio driver.
A fare il punto della situazione a Buongiorno Siena il direttore di Confcommercio Siena Daniele Pracchia, che ha analizzato queste nuove tendenze. “L’abbassamento dei limiti di tolleranza rende tutto più difficile, come è difficile capire quanto l’alcol incide sulla lucidità delle persone, ognuno ha i suoi parametri di riferimenti. Molti operatori sono preoccupati per i riflessi sulle loro attività, questo lo vedremo meglio più avanti, ma abbiamo già visto che fra i vari gruppi che si organizzano, ci sono i ‘sacrificati’ che vanno ad acqua per guidare al ritorno senza problemi”.
“I driver? Qualcuno si è già organizzato in provincia ma non può essere la soluzione tout court, visti i costi – riflette Pracchia – per quanto riguarda il commercio del vino vediamo più avanti, intanto ora a Wine&Siena faremo il punto sul settore e sulle incognite future, tra cui i dazi americani minacciati, anche se l’ultima volta la situazione è stata meno preoccupante del previsto. Si viene da un periodo in cui il vino italiano ha registrato un trend importante di vendite a livello internazionale, speriamo di mantenerlo, è un settore importanza fondamentale per l’economia e l’occupazione della nostra provincia”