“Siamo caduti di nuovo nella trappola dello scaricabarile”. E’ questa la sensazione dei ristoratori, che tornano sul piede di guerra in seguito alle regole imposte dal nuovo decreto, che vietano ai locali di rimanere aperti dopo la mezzanotte e agli avventori di sostare negli spazi antistanti gli stessi, per evitare la creazione di assembramenti. Tra di loro prevale la delusione e la sconsolazione.
“Porterà grandi difficoltà, perché ovviamente la stagione è anche finita ed essendo un pub viene vissuto soprattutto dopo mezzanotte – spiega Silvia Milani del San Paolo Pub – ci dispiace moltissimo di questa situazione, che andrà a ricadere soprattutto sul lavoro dei dipendenti, perché è chiaro che faremo un po’ di più “in famiglia””.
A preoccupare è anche il divieto di sostare negli spazi antistanti i bar, pub e ristoranti, spazi che solitamente vengono utilizzati dai clienti dei locali per consumare un drink, fare due chiacchere o nel caso in cui i posti all’interno del locale siano terminati.
“Secondo me questo è il vero problema – commenta Emanuele Santoro del ristorante Il Biondo – perché mi è capitato speso di venire in Piazza dopo cena nel weekend e rendermi conto che chi affolla la Piazza e crea assembramento non è chi beve. A me stesso è capitato di potermi sedere ad un tavolo perché in realtà i locali erano vuoti. Quello che va limitato a mio parere è il bivaccare per strada”.