Il trattamento della grande obesità richiede un approccio multidisciplinare e specialistico, per valutare con attenzione tutti gli aspetti legati a questo importante e complesso problema di salute. A Siena, all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, da oltre 20 anni è operativo un centro specialistico che ha trattato circa 2000 pazienti.
Proprio per celebrare il ventesimo anno di attività e fare il punto sui risultati raggiunti è stato organizzato un convegno dal titolo “Obesità, un’epidemia silenziosa”, che si terrà domani, dalle ore 9 alle 13 nell’aula Magna dell’Università di Siena. All’evento, organizzato in collaborazione con la onlus “Il Fiocchetto Verde”, parteciperanno tutti i professionisti che curano i diversi aspetti del problema: chirurghi, endocrinologi, psichiatri, diabetologi, chirurghi plastici, nutrizionisti, anestesisti, medici legali.
Il convegno sarà aperto dall’assessore regionale al Diritto alla Salute, Simone Bezzini, insieme all’assessore alla Salute del Comune di Siena, Francesca Appolloni, al rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati, al direttore generale dell’Aou Senese Antonio Barretta, e al presidente dell’Ordine dei Medici di Siena, Roberto Monaco.
“La grande obesità – spiega il dottor Giuseppe Vuolo, direttore della Chirurgia Bariatrica dell’Aou Senese – può essere definita epidemia silenziosa perché i grandi obesi, cioè quelle persone che hanno un indice di massa corporea oltre 40, vivono spesso in condizioni di isolamento sociale, colpiti da diversi tipi di malattie legate all’obesità, che comprendono patologie cardiovascolari, respiratorie, articolari, ginecologiche, gastroenterologiche.
Il nostro centro – prosegue Vuolo – si occupa della gestione clinico-chirurgica del paziente affetto da grave obesità e candidato alla chirurgia bariatrica, avvalendosi della stretta collaborazione di un gruppo multidisciplinare che prende in carico il paziente in tutto il percorso diagnostico terapeutico. Non tutti i pazienti grandi obesi sono candidabili all’intervento.
E’ infatti necessario – conclude Vuolo – un corretto inquadramento dietetico, metabolico, endocrinologico e psichiatrico, finalizzato non solo a un calo ponderale ma anche a un miglioramento delle comorbidità peso-legate e al mantenimento nel tempo dei risultati raggiunti; quindi la motivazione del paziente è un aspetto di fondamentale importanza”.