Odio razziale e antisemita nei commenti social, il pittore Gasparro sotto processo a Bari

Il Corriere di Siena ripercorre la vicenda giudiziaria pendente a Bari del pittore del Drappellone, legata all'opera sul martirio di San Simonino, risalente al 2020

Di Redazione | 13 Luglio 2024 alle 8:45

Odio razziale e antisemita nei commenti social, il pittore Gasparro sotto processo a Bari

Uno spigoloso caso giudiziario investe da alcuni anni il pittore del Drappellone del Palio di luglio 2024, Giovanni Gasparro. Come ripercorre sulle sue colonne il Corriere di Siena, la Comunità ebraica ha chiesto al pittore del Palio Giovanni Gasparro un risarcimento danni per 200mila euro in un processo pendente a Bari in cui l’artista è imputato, si specifica, “per il reato di cui all’articolo 604 bis codice penale comma 1 lettera a) per avere propagandato idee fondate sull’odio razziale antisemita”. Una vicenda che risale al 2020 e che ha come protagonista l’opera di Gasparro sul Martirio di San Simonino.

Nel capo di imputazione, riferisce sempre il Corriere di Siena, si legge che “rispondendo a taluni post, quali quello di Veronica Cefariello, in risposta al quale il Gasparro scriveva ‘cara Veronica in questo caso fu martirizzato un bambino cattolico dagli ebrei di Trento nel 400’ e al post di Gianni De Rosa, in risposta al quale scriveva ‘tutti siamo disgustati dall’orrore di Auschwitz ma cosa c’entra con gli omicidi rituali ebraici e le pasque di sangue compiute dagli ebrei ashkenaziti e safarditi, come attestano gli studiosi di chiara fama che sono rimasti ebrei come Ariel Toaff figlio dell’ex rabbino capo di Roma? Nostra Aetate, il Concilio Vaticano II e i provvedimenti di soppressione del culto di Simonino operato dal vescovo di Trento hanno gettato discredito su questo santo e sull’intera Chiesa Cattolica. Un’excusatio non petita grottesca e parodistica’; in tal modo propagando e divulgando idee fondate sull’odio antisemita, atte ad influenzare le opinioni di un più vasto pubblico, scatenando e suscitando reazioni e commenti di cui vari dal chiaro contenuto antisemita di numerosi followers” secondo il pm Larissa Catella,.
Nel corso del procedimento, conclude il Corriere di Siena, è stato sentito come testimone uno degli investigatori che ha fatto gli accertamenti delegati dalla Procura e le parti civili hanno depositato una serie di documenti. Il prossimo round è fissato per il 31 ottobre.


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