Dopo un triennio di sperimentazione il progetto dell’Usl Toscana Sud Est diventa un vero e proprio sistema complesso di prevenzione
Partito in via sperimentale nel triennio 2014-2016 in modo singolo per ogni azienda sanitaria, è finalmente terminato il progetto “Odontoiatria sociale” della Usl Toscana Sud Est riportando risultati e numeri di tutto rispetto. Il progetto, di cui si è occupato nell’ambito provinciale senese l’Usl Toscana Sud Est, ha ricevuto finanziamenti dalla Regione Toscana pari a 182.373,69 euro per il primo anno; 95.784 euro per il secondo e 76.267 euro per il terzo anno e hanno visto, in via sperimentale, interventi specifici su tutte le fasce di età, a partire dalle mamme e neonati, i bambini delle scuole, gli adulti fino ai “soggetti fragili” all’interno delle RSA per intercettare patologie orali altamente debilitanti e insegnare una corretta igiene orale. Con gli ottimi risultati ottenuti non sono mancati i commenti da parte dei fautori del progetto sulla riuscita del progetto.
La dottoressa Giuliana Mancini, responsabile UOS Odontoiatria ambito provinciale senese, ha in particolare ringraziato il lavoro eseguito sui caregiver come le badanti e gli assistenti alle persone non autosufficienti da parte degli igienisti dentali assunti per il compito mentre Alessandra Romagnoli, responsabile del progetto “odontoiatria sociale” della Asl Toscana sud est, ritiene sia arrivato il momento di fare sintesi e sistema, sia per la parte operativa che per quella dedicata alla prevenzione, dopo che il riscontro positivo dei dati ha dimostrato l’interesse dei cittadini, delle strutture assistenziali (Rsa, Rsd, scuole), degli enti locali e delle istituzioni verso l’impostazione e implementazione dei servizi.
Enrico Desideri, direttore generale Asl Toscana sud est ha sottolineato la bontà del progetto della Regione Toscana vista la necessità che “l’informazione e l’accesso alle cure vengano erogate in modo equo in tutto il territorio”: “Il nostro obiettivo è curare pazienti odontostomatologici, soprattutto se gravati da particolari patologie concomitanti, il più possibile vicino a casa, attivando postazioni anche per interventi in narcosi come già avviene a Montevarchi, Arezzo e Grosseto.”
Infine Dario Grisillo, direttore del Dipartimento di medicina generale, ritiene che puntare sulla prevenzione creando un sistema di odontoiatria d’iniziativa dove non si debba aspettare i pazienti in ambulatorio andandoli a intercettare dove si presume ci sia necessità sia la scelta giusta: “I dati scientifici ormai dimostrano che le patologie del cavo orale incidono negativamente e significativamente in molte malattie comuni come diabete, infarto e peggiorano i quadri clinici durante la somministrazione di farmaci chemioterapici. Il medico di medicina generale, che ha da tempo adottato come proprio “stile” professionale la “medicina di iniziativa”, trova nei percorsi della Odontoiatria sociale un prezioso strumento per offrire le giuste soluzioni ai problemi che i pazienti presentano, soprattutto gli anziani e i cronici”.