Oltre centro casi hanno fatto scattare il codice rosso tra Siena e provincia da inizio 2023, ben sei negli ultimi due giorni: è il bilancio stilato dai Carabinieri del comando provinciale senese, in occasione della campagna internazionale “Orange the World” per il 25 novembre, giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Numeri che confermano come la piaga della violenza di genere, nonostante siano giorni di lutto e riflessione, in particolare per il caso di Giulia Cecchettin, non accenni a fermarsi. Stando ai dati dei militari dell’Arma, da inizio anno quasi 110 gli episodi che hanno fatto scattare il codice rosa, la procedura di legge che permette di affrontare in modo rapido e tempestivo di gli episodi di violenza. La gran parte dei quali riguarda le aree limitrofe alla città di Siena, e coinvolge vittime di una fascia di età tra i 20 e i 50 anni. Non tutte le situazioni hanno avuta pari gravità, alcune sono rientrate con il ritiro della denuncia. Solo negli ultimi due giorni, sei i casi di codice rosso, per maltrattamenti o lesioni. Numeri che risultano aumentati rispetto ad un anno fa, per il semplice fatto che le vittime stanno acquistando maggiore coscienza e decidono di denunciare, facendo emergere il sommerso della violenza domestica e familiare.
I Carabinieri restano in prima fila e si dotano di sempre maggiore preparazione per gestire situazioni altamente complesse e dalle mille sfaccettature: “Oltre alla preparazione tecnica e professionale serve empatia per notare e cogliere segnali, campanelli di allarme, frasi non dette, linguaggio del corpo” sottolinea il maggiore Lucia Dilio, della compagnia dei Carabinieri di Siena. E per i casi più gravi i militari utilizzano una speciale camera di ascolto protetta interna alla caserma di viale Bracci, per far sentire a proprio agio e sicure le vittime: da inizio anno è stata aperta ben cinque volte.