L’accusa è di omicidio volontario pluriaggravato. Si attende l’udienza di convalida dell’arresto e la conclusione degli accertamenti da parte della Procura
Omicidio volontario pluriaggravato per aver agito per futili motivi, nei confronti di un prossimo congiunto e in stato di ebbrezza alcolica. Queste le accuse che pendono su Angelo Del Ticco, il 45enne di Cetona che ha ucciso nella mezzanotte di ieri la madre, Marisa Tosoni (84 anni), picchiandola a morte nel suo letto in seguito a un diverbio, mentre versava in stato di alterazione. L’uomo si trova ora nel carcere di Santo Spirito, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, che si svolgerà entro 48 ore dall’arresto, avvenuto alle 15 di oggi. Nel frattempo da parte della Procura di Siena (il fascicolo è in mano al pm Siro De Flammineis) continueranno gli accertamenti per fare estrema chiarezza su quanto successo e determinare il movente. L’interrogatorio da parte di carabinieri e magistrato ha fornito già elementi solidi. Si era parlato di una pista legata ai soldi, ma si fa largo in verità quella di un raptus omicida dovuto all’abuso di alcol, in seguito a uno dei tanti litigi violenti che erano soliti scoppiare tra madre e figlio. Il cui carattere, come riportano le forze del’ordine, è piuttosto irascibile.
Ad assistere l’uomo è l’avvocato Francesca Traica, del foro di Perugia, che ha così commentato la situazione del suo assistito: “Aspettiamo che si concludano gli accertamenti degli inquirenti – ha detto a Siena Tv – innanzitutto sul corpo della donna e poi anche su Del Ticco, di tipo tossicologico ed ematico. In queste ore è uscito fuori che lui ha reso piena confessione: non è tecnicamente così, ha collaborato scegliendo di non restare in silenzio, ma non ha mai ammesso di aver ucciso sua madre”.
C.C