E’ stata modificata la misura cautelare a carico del 26enne sudamericano accusato di aver sparato a Yulia, la cuoca colombiana rimasta uccisa nell’agosto 2024 nell’abitazione in strada del Villino a Siena. L’ex compagno infatti ha terminato il periodo agli arresti domiciliari ed è stato applicato adesso l’obbligo di firma. Il ragazzo era stato arrestato e posto in custodia cautelare nell’immediatezza dei fatti, con l’accusa di detenzione illecita di arma da fuoco, e dopo un periodo in carcere è stato poi trasferito agli arresti domiciliari. A difenderlo è l’avvocato Alessandro Betti.
Nel frattempo l’accusa che aveva prodotto l’arresto è finita davanti al giudice e il 26enne è stato condannato a 2 anni e 4 mesi nelle scorse settimane. Si attende adesso la chiusura dell’inchiesta sull’omicidio della ragazza, centrata alla testa da un colpo di fucile: l’insieme degli accertamenti tecnici affidati a Ris e Polizia Scientifica aiuteranno a delineare il quadro e stabilire se si è trattato di un femminicidio o di un tragico incidente.