Detenzione illecita di arma da fuoco: chiederà il rito abbreviato la difesa del 26enne sudamericano indagato per l’omicidio della ex compagna Yulia, la 33enne cuoca colombiana morta ad agosto in strada del Villino.
Scarcerato e posto ai domiciliari con braccialetto elettronico, il 26enne andrà a giudizio immediato ad inizio dicembre nel procedimento per l’accusa di detenzione illegale del fucile che ha fatto fuoco, in attesa che venga chiusa l’inchiesta per determinare se sia stato un femminicidio o un omicidio colposo. Ieri la difesa del giovane – in capo agli avvocati Alessandro Betti e Leandro Parodi – ha depositato la richiesta per il rito alternativo