Quella delle truffe, telefoniche, telematiche e bancarie, è un’emergenza reale anche a Siena e nella sua provincia. Sono quotidiane le denunce sporte nelle caserme dei Carabinieri e di Guardia di Finanza e presso le stazioni di Polizia, ed ecco che Anioc Delegazione Siena, Confconsumatori Siena, Rotary Club Siena e comando provinciale dei Carabinieri di Siena hanno organizzato ieri pomeriggio alla Camera di Commercio un partecipato convegno per dibattere della sentita questione, sensibilizzare sui rischi e spiegare, grazie all’esperienza degli addetti ai lavori della sicurezza che ogni giorno contrastano questi reati, come difendersi dal modus operandi sempre più affinato, aggiornato ed efficace dei malviventi.
I quali a Siena e provincia hanno negli anziani le loro vittime privilegiate. Come infatti confermato dai militari dell’Arma, sono in prevalenza le cosiddette truffe del finto incidente e del finto carabiniere od avvocato in cui cadono trappola ignare persone di età avanzata, convinte a consegnare denaro e gioielli per togliere dai guai il proprio figlio o nipote, coinvolto in un grave incidente in realtà mai avvenuto. Ci sono poi le continue truffe telefoniche legate ai conti correnti bancari e postali, grazie alle quali falsi operatori riescono a spillare migliaia di euro ed accedere a dati sensibili (e per questo a Siena ad esempio ci sono almeno 15 arbitrati con gli istituti bancari per il ristoro del danno). “Le truffe online sono aumentate a dismisura dal 2020 al 2022 – fa sapere l’avvocato Marco Festelli, presidente nazionale Confconsumatori – e sono decuplicate a livello nazionale, regionale e provinciale a Siena. Confconsumatori per fortuna ha notato nel 2023 un leggero calo, grazie a maggiore informazione e prevenzione sul tema. Lavoriamo per informare sulle tecniche atte ad evitare i raggiri bancari online, che hanno sostituito lo scippo fantozziano della pensione agli anziani. Diffidate da qualsiasi sms dalle banche, le quali non telefonano mai per chiedere codici e password”.
“Mai rispondere a telefonate sospette in cui si chiede dei soldi, per il 99% sono truffe – aggiunge Duccio Panti, delegato provinciale Siena Confconsumatori – e diffidate da mail che sembrano quelle di banche od enti, ma in realtà sono di soggetti che poi si appropriano di credenziali e dati per accedere ai conti correnti. In caso di dubbi, chiamare subito forze dell’ordine e banca”. Le tante opportunità che offre il web stanno facendo lievitare anche le truffe ai giovani, a partire quelle legate agli acquisti e marketplace fino a quelle sentimentali: soggetti fragili e soli conoscono in rete delle persone di cui iniziano a fidarsi e a cui si interessano, poi assecondano varie richieste di denaro, senza mai ottenere incontri di persona, finchè il truffatore non sparisce di scena: “Tutti noi utenti della rete siamo potenziali vittime delle truffe” ha sottolineato il maggiore Lucia Dilio, comandante della compagnia dei Carabinieri di Siena.