La Polizia stronca il business di una famiglia casertana residente a Monteroni e collegata alla camorra: giro di spaccio da 20mila euro al mese, 27 i coinvolti
Operazione Family: la Polizia stronca un giro di spaccio tra Siena e la Campania disponendo 5 misure cautelari. (LEGGI QUI:https://www.radiosienatv.it/operazione-family-stroncato-giro-di-spaccio-tra-siena-e-la-campania/ ). I dettagli sono stati forniti stamani in conferenza stampa dalla Questura: l’operazione ha riguardato un gruppo criminale composto da soggetti di origine campana, dediti stabilmente e in concorso tra loro, all’approvvigionamento, alla detenzione e allo “spaccio” di considerevoli quantitativi di cocaina, una stima di circa 250/300 grammi per un giro di denaro sui 20.000 euro al mese, a Siena e provincia, a partire dal lontano 2001.
L’operazione “Family”, ha visto circa 27 persone coinvolte e, come capi dell’organizzazione, i componenti di una famiglia di origine casertana, padre e uno dei figli maggiorenni, che da tempo abitano nella Val d’Arbia senese. E. M., 57 anni, il Capofila e referente dell’attività illecita, detto Lo Zio, e il figlio E.M., 26enne, sono stati sorpresi nel sonno dagli investigatori della Squadra Mobile senese, che li hanno arrestati al loro domicilio a Monteroni d’Arbia (Si), e sottoposti alla misura cautelare della custodia in carcere. S. P., 39 anni, loro stretto collaboratore, è stato invece arrestato a Siena, e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Un albanese P.D., 48enne di Castelfiorentino (Fi), con numerosi precedenti penali a carico, è stato sottoposto alla misura dell’Obbligo di dimora e presentazione giornaliera alla P.G.. A seguito della perquisizione effettuata al suo domicilio ieri mattina i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato anche denaro contante per circa 2000 euro, evidente provento dell’attività illecita. Lo straniero tra l’altro è risultato a seguito degli accertamenti clandestino sul territorio nazionale.
S.N., un kosovaro di 34 anni residente a Monteroni D’Arbia, anche lui alle dirette “dipendenze” della famiglia dello Zio, è stato ugualmente sottoposto alla misura dell’Obbligo di dimora e presentazione giornaliera alla P.G. Le complesse indagini, condotte dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile senese e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, sono state avviate nel marzo del 2017, e portate avanti soprattutto attraverso prolungate intercettazioni telefoniche con l’utilizzo di telecamere fisse.
Nell’ambito dell’attività investigativa, a seguito delle perquisizioni, decine sono stati i sequestri di cocaina e denaro contante per ogni singolo spacciatore, una parte del quale destinata all’acquisto di sostanze stupefacenti e l’altra investita in attività economiche, sulle quali sono in corso ulteriori accertamenti. Particolarmente importanti sono state anche le dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia.
Le articolate indagini, hanno evidenziato un’inossidabile caratura criminale dettata dalla costante, consolidata e prolifica attività, agevolata dalla stretta colleganza con persone originarie e residenti soprattutto nel napoletano, anche inserite, in virtù dei loro precedenti, nel circuito della malavita organizzata campana.
I criminali hanno infatti garantito nel corso degli anni al Capofila, in primis, un continuo e considerevole rifornimento di cocaina, fatta giungere, anche in quantitativi consistenti, dalla Colombia e immessa stabilmente nella piazza senese, in termini di minuto spaccio, fornendogli collaborazione anche per la custodia, il trasporto e la cessione di parte della droga. Le serrate indagini proseguono ora per individuare la rete dei fiancheggiatori.