Tra intelligenza artificiale, metaverso, web3 ci sono nuove opportunità per le imprese, nuovi strumenti alle aziende, per farle crescere nella capacità di promuoversi e nella capacità di vendere.
E’ l’iniziativa promossa venerdì 24 maggio presso la sede di Confcommercio da Confcommercio Siena Cat Confcommercio Siena, con 61 SPIN, Sportelli Innovazione di EDI Confcommercio, partner del polo di innovazione digitale EDI 5.0 che ha l’obiettivo di sostenere e orientare, grazie a fondi PNRR, la transizione digitale delle imprese. Presente anche Simone Puorto, tecnofilosofo, fondatore di Travel e Singularity e Rebyu nonché autore di “We are the glitch”.
“Il mondo del virtuale, nelle sue molteplici declinazioni, è in continua evoluzione – ha affermato Daniele Pracchia, direttore Confcommercio Siena – occorre conoscerlo per sfruttarne le opportunità che sicuramente presenta ed evitare di essere soggetti passivi di una realtà che esiste e che continuerà a progredire nostro malgrado. Solo conoscendone potenzialità e rischi si può cavalcare l’onda e non esserne travolti”.
“EDI 5.0, il progetto sviluppato da EDI Confcommercio e selezionato come Polo di Innovazione Nazionale nell’ambito delle azioni previste del PNRR – osserva Giovanni Catalano, Responsabile Rete SPIN Sportelli Innovazione EDI Confcommercio – rappresenta la risposta concreta di Confcommercio alla necessità di accompagnare e supportare le Pmi del Terziario tradizionale e di mercato nella sfida della transizione digitale e sostenibile. Una sfida difficile, ma non impossibile, grazie alla presenza capillare e ormai consolidata della rete SPIN. Gli sportelli innovazione, diffusi su tutto il territorio nazionale, presenti all’interno delle associazioni territoriali di Confcommercio possono far leva su un’ampia offerta di servizi customizzati sulle reali esigenze delle imprese target, insieme al coinvolgimento di premium partner tecnologici ed esperti della filiera dell’innovazione a livello nazionale ed europeo che rafforzano l’Ecosistema EDI”.
Dopo i saluti di Daniele Pracchia, direttore Confcommercio Siena, sono state illustrate le opportunità che Spin Siena, mette a disposizione delle imprese con Giovanni Catalano, responsabile Sportelli Spin di Edi Confcommercio, il quale si soffermerà proprio su “Edi 5.0 e la spinta digitale degli sportelli innovazione di Edi Confcommercio” per presentare alle imprese le opportunità di supporto ed orientamento alla digitalizzazione.
Simone Puorto ha poi illustrato le tante opportunità che metaverso, Intelligenza Artificiale e web 3.0 offrono al sistema imprenditoriale e parlerà della sua ultima pubblicazione “We are the Glitch. Come AI, Web3 e Metaverso stanno trasformando il settore dell’Accoglienza”. Il testo è pubblicato da Dario Flaccovio Editore per la collana Accadde Domani FuTurismo, curata dalla digital project manager e brand strategist Nicoletta scritto da Simone Puorto e Polliotto. Il libro indaga le frontiere più avanzate dell’innovazione ed invita il lettore ad una valutazione sul futuro in fase di costruzione.
“We are the Glitch. Come AI, Web3 e Metaverso stanno trasformando il settore dell’Accoglienza” affronta temi quali la tecnoetica, l’insorgere della coscienza nelle macchine e l’eventuale fusione tra l’umanità e le intelligenze artificiali. Analizza inoltre l’emergere di una realtà “figitale“, dove il confine tra fisico e digitale diventa sempre più labile, sfidando le nostre tradizionali percezioni di realtà e identità. Innovativo è anche l’approccio interattivo del libro. Un modello di intelligenza artificiale addestrato sui contenuti del libro dialoga con i lettori in tempo reale, mentre la colonna sonora originale del musicista industrial Simone Salvatori immerge in un’esperienza di lettura senza precedenti.
“Il futurologo Ray Kurzweil, in tempi non sospetti – fa notare Simone Puorto – affermava che noi tendiamo, erroneamente, a prevedere le potenzialità delle tecnologie emergenti (come l’AI) basandoci su un approccio cronologico, lineare e intuitivo, invece che esponenziale. Sono d’accordo. Il secolo che stiamo vivendo non si configurerà come un’era di cento anni di progresso, bensì come un periodo durante il quale si manifesterà un avanzamento tecnologico pari a millenni. E un futuro nel quale, tra soli cinque anni, potremmo possedere tecnologie non cinque, non 500, ma 5.000 o 50.000 volte più avanzate di quelle odierne diventa, per sua natura, imperscrutabile. Eventi come questo sono necessari per rendere questo futuro un po’ meno imprevedibile”.