Una nuova vita politica per Pamela Fatighenti. La senese ex dirigente di ferro di Italia Viva ha ormai da tempo scelto il suo futuro all’interno di Orizzonti Liberali e si è impegnata in prima persona al processo di fondazione del Partito Liberal-Democratico Italiano a cui proprio l’Associazione, guidata da Luigi Marattin, si sta concentrando.
“Sabato scorso si è tenuta la prima Assemblea nazionale di Orizzonti Liberali, dove abbiamo proceduto a eleggere il nuovo presidente, Luigi Marattin, colui che ha dato poi il via a questo nuovo percorso e progetto – spiega Pamela Fatighenti, dirigente di Orizzonti Liberali -. In questa occasione è stato eletto anche il Consiglio direttivo di cui faccio parte con una delega molto importante che è quella dello sviluppo e delle pari opportunità. La nostra intenzione è quella di coprire uno spazio al centro che attualmente c’è e che ha una richiesta molto forte anche da parte della società e di coloro che non si rivedono né in uno schieramento di destra né in uno schieramento di sinistra. Cercando anche di essere rappresentanti per tutti coloro che in questo momento non stanno nemmeno andando a votare”.
Essere equidistanti dalla destra e dalla sinistra, lontani dagli estremismi. Però il sistema elettorale italiano impone una scelta di campo altrimenti il rischio è di essere sempre ininfluenti sulle decisioni del Paese. Questo rischio però non preoccupa i dirigenti di Orizzonti Liberali che scelgono la strada della credibilità dei programmi proposti.
“Sicuramente il sistema elettorale non aiuta – aggiunge Fatighenti – però io credo che le prese di posizione vadano prese in base ai temi, ai progetti e a quello che vogliamo proporre. Quindi diciamo che saranno prese di posizione dovute appunto a tematiche ben precise e in base a quelle, decideremo come posizionarci”.
E sull’esito del voto in Liguria che ha visto la vittoria di misura del centrodestra sul centrosinistra e M5S, Orizzonti Liberali affossano l’idea di Campo Largo e accolgono con favore la vittoria di Marco Bucci.
“L’astensionismo è un forte segnale, un segnale che indica come i cittadini non si rivedano nell’idea del Campo Largo – conclude Pamela Fatighenti -. Fondamentalmente mettere insieme persone che hanno idee completamente diverse poi non sembra la soluzione più giusta. E quindi a quei cittadini noi un domani vorremo parlare, non solo a Genova ma in tutto il resto d’Italia. Ovviamente la vittoria di Bucci è una vittoria che ci dimostra che chi amministra bene poi può essere riconfermato, al di là degli ideali di questa persona, che ricordiamoci comunque non è né un sovranista e né un populista. Quindi assolutamente bene la vittoria di Bucci per certi aspetti”.
