E’ pronto il piano dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese per il miglioramento delle liste di attesa. In continuità con quanto fatto nel 2023, l’ospedale Santa Maria alle Scotte ha varato un piano che predispone le azioni di miglioramento per le liste di attesa chirurgiche ed ambulatoriali, declinando l’attività su differenti livelli operativi: miglioramento a livello organizzativo, aumento dei volumi e analisi dell’appropriatezza prescrittiva, al fine del raggiungimento degli obiettivi regionali.
“Le azioni intraprese finora – spiega la direttrice sanitaria Maria De Marco -, hanno consentito di aumentare i volumi di prestazioni specialistiche ambulatoriali e di attività diagnostica, proseguendo il trend di crescita registrato nel 2022 rispetto al 2021. Le prestazioni complessive per le prime visite specialistiche sono state 159.578 nel 2023, rispetto alle 147.321 del 2022 e alle 130.409 del 2021, risultando quindi in crescita del + 9,4% rispetto al 2022 e +22% rispetto al 2021. Lo stesso trend di forte crescita è stato rilevato anche per l’attività di diagnostica per immagini, 195.775 prestazioni eseguite nel 2023 rispetto alle 183.068 del 2022 (+ 6,8%) e alle 167.770 del 2021 (+16.7 %), superiori ai volumi dell’anno 2019 (pari a 186.093). La percentuale di prime visite specialistiche che hanno rispettato i tempi di attesa regionali nel 2023 è stata pari all’83,6%, mentre la percentuale di esami di diagnostica che hanno rispettato gli standard regionali nel 2023 è stata pari all’84,4%. I volumi di interventi chirurgici sono cresciuti nell’anno 2023 confermando, il trend in miglioramento di recupero della casistica; i volumi di attività chirurgica in elezione sono passati da 12.078 (2021), a 12.416 (2022) ed a 13.917 (2023) in crescita del + 12%. Un dato, quello degli interventi chirurgici in elezione 2023, che supera quello del 2019 (pre-Covid) quando i volumi di tale attività si attestavano a 13.555. Inoltre, è proseguito il processo di crescita dell’attività di chirurgia oncologica sia in termini di volumi di attività che di capacità di rispetto dei tempi di attesa previsti per gli interventi con classe di priorità “A”. L’attenzione posta sull’attività di chirurgia robotica ha portato ad una crescita dei volumi di interventi chirurgici con metodica robot-assistista, passando da 239 interventi del 2021, a 353 interventi del 2022 a 433 nel 2023; inoltre, nel corso del 2023 sono stati eseguiti in équipe miste complessivamente 46 interventi robotici”.
“Tutte queste azioni – continua la direttrice sanitaria Maria De Marco – ci hanno consentito di partire da una solida base per fare ancora meglio e ogni step è costantemente monitorato dalla funzione di Gestione Operativa della Direzione Sanitaria, UOC Organizzazione dei Servizi Ospedalieri. Relativamente al percorso ambulatoriale – prosegue De Marco -, nel 2023 sono state messe in atto diverse azioni come ad esempio lo sviluppo di un monitoraggio per la verifica della corretta presa in carico dei pazienti nelle fasi di controllo e di follow up, l’ introduzione del ruolo del coordinatore aziendale con responsabilità del governo e del monitoraggio delle prestazioni sanitarie, l’istituzione di tavoli interaziendali Aou Senese-Ausl Tse per l’analisi dell’appropriatezza prescrittiva con focus su due prestazioni ad alto tasso prescrittivo nella Zona Senese quali la prima visita cardiologica e l’ecografia dell’addome, la formalizzazione del servizio di Help Desk, per la semplificazione delle prenotazioni per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, la promozione del teleconsulto, della teleconsulenza e della televisita, per garantire un sistema integrato e multidisciplinare con riduzione dei tempi e dei costi, il recupero delle prestazioni ambulatoriali mediante aumento dei volumi sia in regime istituzionale che con prestazioni aggiuntiva”.
“Per quanto riguarda l’attività chirurgica – prosegue De Marco – sono state intraprese numerose azioni di miglioramento tra cui l’approvazione della procedura “Gestione del percorso chirurgico oncologico”, il monitoraggio delle ore di sala operatoria con oltre 900/ore assegnate a settimana di alta, media e bassa complessità chirurgica, la prosecuzione delle sedute chirurgiche in produttività aggiuntiva in regime di day surgery/ordinario nella giornata di sabato per molteplici discipline tra cui ortopedia, chirurgia oncologica della mammella, chirurgia toracica; efficientamento della preospedalizzazione grazie al team di gestione operativa”.
“Il piano di miglioramento 2024 – spiega ancora la direttrice sanitaria Maria De Marco – prevede di agire sia sul governo della domanda, continuando l’analisi dell’appropriatezza prescrittiva, sia sull’aumento dell’offerta mediante progetti di produttività aggiuntiva, il progetto regionale clessidra, e l’attivazione di convenzione col privato accreditato mediante la collaborazione con l’Azienda Usl Toscana sud est. Gli obiettivi previsti per l’attività chirurgica sono principalmente indirizzati al recupero delle liste di attesa continuando con la pianificazione delle sale operatorie e l’assegnazione degli slot chirurgici in base alle liste di attesa secondo criteri di priorità o anche con la riconversione di procedure chirurgiche a bassa e media complessità in modo da recuperare spazi operatori per interventi in regime ordinario. L’andamento dei tempi di attesa per i primi due mesi del 2024 – conclude la dottoressa De Marco – è in linea con il 2023: le prime visite prenotate oltre i tempi sono state 1.660 e 924 le prestazioni diagnostiche, con un rispetto dei tempi di attesa pari all’81,2% per le prime visite e 83,9% per le prestazioni diagnostiche”.
Il piano è in linea con le indicazioni regionali e con il potenziamento realizzato nel 2023 dall’Aou Senese che ha messo in campo una serie di azioni organizzative orientate su alcuni obiettivi specifici tra cui: un’attenta pianificazione delle piattaforme produttive ( sale operatorie, ambulatori, posti letto), monitoraggio continuo di indicatori relativi all’uso efficiente degli asset ed alla capacità di risposta ai bisogni di salute per un appropriato governo dei percorsi ambulatoriali e chirurgici; mantenimento dell’allineamento costante tra la domanda e l’offerta di prestazioni.