Il 2024 è l’anno cruciale per l’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore della sanità. A ribadirlo sono stati gli esperti, professionisti, aziende, istituzioni e accademici che si riuniti oggi al Convegno “Intelligenza Artificiale in Sanità” organizzato dall’Aou Senese nell’Aula Magna del Rettorato di UniSi. Un appuntamento per esplorare le sfide e le opportunità offerte dalla rivoluzione tecnologica nel settore sanitario e per comprendere come le innovazioni digitali stiano trasformando radicalmente il modo in cui viene monitorata la salute dei pazienti, vengono diagnosticate le malattie e vengono fornite consultazioni mediche.
“La seconda edizione del convegno – spiega Giampaolo Ghisabelrti, responsabile ufficio innovazione Aou Senese – ha avuto come focus particolare quello sull’IA, sia per via del sottodimensionamento del personale che vive la sanità sia per le necessità di riduzione di spesa e ottimizzazione dei procssi, può essere di aiuto sia per i pazienti che per il cittadino. L’IA può avere in sanità diversi ambiti applicazione, l’imaging diagnostico, il governo e l’ottimizzazione del dato, la robotica, è nostro dovere, secondo noi, essere aggiornati per dare un servizio migliore agli utenti”.
Applicazioni, innovazioni e tecnologia che non possono e non devono sostituire il lavoro degli operatori e dei clinici, ma che siano una risorsa a supporto dei medici per una migliore diagnosi o per cure più efficaci. “Mai l’intelligenza artificale potrà mai sostituire l’empatia, il giudizio clinico e l’esperienza, può essere un supporto che può fare differenza ma la scelta è sempre del clinico”.