L’arrivo del caldo stagionale non sembra rallentare la diffusione del Covid che secondo gli ultimi dati starebbe cavalcando l’ondata estiva con i classici sintomi influenzali: febbre, raffreddore e mal di testa.
Anche all’Ospedale Le Scotte di Siena si è registrato un lieve aumento dell’incidenza di nuovi casi di infezione da SarsCoV2. Sono esattamente 10 in totale i pazienti positivi all’interno della struttura tutti isolati nelle bolle dei diversi reparti. Un numero comunque molto basso rispetto al passato il cui impatto su Le Scotte resta stabile e sotto controllo.
“Abbiamo registrato un lieve incremento di positività da parte del laboratorio – spiega la Direttrice dell’Aou Senese Maira De Marco -, non ci sono più quelle le condizioni normative di obbligo di tamponi, almeno all’esterno, per cui il numero di casi è ovviamente inferiore a quello che era tempo fa, però nell’ultimo periodo c’è stato un incremento delle positività. Inoltre stanno anche circolando nuove varianti diffuse all’estero e che stanno arrivando anche qui i cui sintomi per adesso sembrano più o meno sovrapponibili, ma non si sa ancora esattamente se ci potrebbe essere un’evoluzione di sintomi diversa. Al momento fortunatamente sembrano più o meno sintomi sovrapposti però la circolazione di nuove varianti ha portato a porre cautela sull’utilizzo della mascherina all’interno del Policlinico”.
Nonostante non ci sia nessuna emergenza, l’Aou Senese ha deciso di mantenere l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nella struttura, in modo particolare l’uso delle mascherine nei reparti di degenza e nel Pronto Soccorso, per tutelare tutti i pazienti fragili e immunodepressi.
“Abbiamo ritenuto prudenziale mantenere, almeno nei reparti e poi anche nel pronto soccorso, l’utilizzo della mascherina – aggiunge Maria De Marco – in quanto per proteggere dalle virosi respiratorie stagionali e anche dal virus SARS CoV-2. Abbiamo notato una recrudescenza dei contagi delle infezioni, e quello che a noi ci preme in questa situazione è soprattutto tutelare i pazienti fragili, i pazienti immunodepressi, i pazienti oncologici che si possono trovare nei reparti specialistici come quelli di ematologia o oncologia, ma pazienti fragili e immunodepressi possono essere in qualsiasi reparto, e vista questa condizione, visto anche le situazioni strutturali con le stanze di degenza dove è molto più facile la trasmissione, abbiamo ritenuto opportuno mantenere l’utilizzo della mascherina respiratoria per tutelare i pazienti”.