Oggi in Consiglio comunale la discussione sulle osservazioni presentate al piano operativo e recepite dal Comune. Gli interventi dell’assessore Michelotti e del sindaco De Mossi.
“L’esame delle osservazioni – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Francesco Michelotti – è avvenuto esaminando la singola istanza, nel rispetto di criteri di carattere generale, relazione, che garantissero da un lato la coerenza con le scelte di fondo del Piano Operativo adottato e dall’altro l’uniformità di trattamento dei privati interessati. Nel caso in cui l’osservazione ponga più questioni, queste sono state distinte in sub-osservazioni (punti), ordinate da un ulteriore numero a seguito del numero identificativo dell’osservazione, per consentire risposte particolari a ciascuna richiesta. Per tale ragione, a fronte di 387 osservazioni presentate (8 delle quali giunte fuori termine), le schede di controdeduzione predisposte allegate alla presente delibera sono riferite a 639 punti. La netta maggioranza delle osservazioni è stata presentata da soggetti privati: singoli cittadini o comproprietari di immobili localizzati nel territorio comunale, società e aziende private, professionisti che a volte rappresentano altri soggetti privati”.
“La quasi totalità delle istanze scaturisce da esigenze ed interessi specifici e non da obiettivi di carattere generale e collettivo – ancora Michelotti -Le controdeduzioni, così come risultano dopo l’esame delle osservazioni e alla luce dei recenti disposti normativi sovraordinati, si propongono prima di tutto di rispondere ad alcune questioni che diventano fondamentali per una corretta e migliore gestione dell’attività urbanistica ed edilizia del territorio. Possiamo dare subito un dato che riguarda l’esito delle osservazioni. Quelle giudicate accoglibili o parzialmente accoglibili nel complesso sono il 50% (la metà). Quelle giudicate non accoglibili sono il 45%. Di queste però alcune, considerate formalmente non accoglibili, lo sono solo perché il piano già permette quello che è stato richiesto nell’osservazione, e quindi sono formalmente non accoglibili, ma sostanzialmente accoglibli. Altre di quelle non accoglibili sono da ritenere soddisfatte tramite l’accoglimento totale o parziale delle altre”.
“La Giunta ha lavorato all’unisono per arrivare a questa soluzione complessa e articolata rappresentata dal Piano Operativo – ha aggiunto il sindaco Luigi De Mossi – Un lavoro per il quale ringrazio l’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti, l’ing. Paolo Giuliani, gli architetti Rossana Papini e Sonia Violetti e gli uffici comunali interessati, gli architetti Roberto Vezzosi e Stefania Rizzotti. Il Piano Operativo ha espresso una filosofia da noi fortemente voluta per una risistemazione complessiva del territorio legata a un’idea di sviluppo della città e non a un suo sacrificio, e che si concretizza nel declinare l’attualità del periodo nel suo futuro senza incatenare quest’ultimo e cioè evitare chiusure e blocchi che provochino, nelle prossime amministrazioni difficoltà a superarli o eliminarli. Forte attenzione al settore dell’occupazione con tante possibilità e opportunità di lavoro in ambiti diversi dal bancario e dalle libere professioni come eravamo abituati fino ad ora, così da far diventare Siena una città dinamica e accogliente”.