Appuntamento speciale per la rassegna “Pagine di Legalità” al Santa Maria della Scala insieme a Salvatore Borsellino, fondatore del Movimento Agende Rosse e fratello del magistrato Paolo Borsellino, assassinato da Cosa Nostra nel 1992. Ad essere protagonista è stato il libro “Potere Occulto” di Stefania Limiti, un importante lavoro di ricostruzione e analisi di quello che viene definito il “doppio livello” e che ha tenuto sotto scacco un intero Paese per decenni.
“Quelle stragi che non sono delle stragi isolate, come quella in via D’Amelio Georgofili o quella di Capaci, ritengo che facciano parte di un unico disegno eversivo che ha portato purtroppo ai giorni d’oggi e che ha fatto tante vittime nel suo corso – spiega Salvatore Borsellino -. Via D’Amelio fa parte di un disegno eversivo che porta addirittura alla strage di Portella della Ginestra (eccidio commesso il I maggio 1947 in località Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, da parte della banda criminale di Salvatore Giuliano detto anche Tiriddu, che sparò contro la folla di contadini riuniti per celebrare la festa dei lavoratori, provocando undici morti e numerosi feriti). Questo libro, scritto da Stefania Limiti, è uno dei più adatti per fare conoscere ai tanti che purtroppo non conoscono la storia del nostro Paese. La mia speranza oggi sono i giovani. Se i giovani leggeranno, conosceranno forse un giorno nel nostro Paese si potrà arrivare a quella verità a cui finora non ci ha portato la giustizia”.
La speranza, Salvatore Borsellino la ripone sui giovani informati, quali portatori di verità. Ma un’aspra critica viene rivolta al Governo e al Decreto Sicurezza che in queste settimane è al vaglio del Parlamento. Un atto che potrebbe creare uno squilibrio tra gli apparati della sicurezza e i liberi cittadini, secondo lo stesso Borsellino, indebolendo gli strumenti di lotta a mafie e corruzione.
“Non posso fare a meno di citare quel Decreto Sicurezza, così lo chiamano, che è stato votato dalla Camera e che sta per essere votato dal Senato – prosegue Borsellino, criticando l’atto governativo -, che darà ai Servizi Segreti la legittimità di fare tutto quello che fino a oggi hanno fatto di nascosto, cioè ad esempio commettere anche degli omicidi, rispondendo però soltanto al Capo del Governo. E tutto questo non è ammissibile”.