Pakistani a Siena, all'ambulatorio popolare numerosi casi di stress post traumatico. L'infermiera Alberighi: "Non aiuta dormire al freddo"

Molti sono traumatizzati dal viaggio: la rotta dei balcani

Di Simona Sassetti | 9 Ottobre 2024 alle 20:00

Continuano a dormire nel parcheggio Il Duomo i pakistani in attesa dell’appuntamento all’ufficio immigrazione della Questura. Dormono lì perché è un posto al riparo, oltre ad essere il posto più vicino al luogo che determinerà il loro status. Da quel luogo dipende infatti il loro destino, ovvero un permesso di soggiorno. In attesa di questo, non riuscendo ad accedere ai Cas, non hanno un luogo dove dormire. Hanno accesso però alle cure mediche grazie all’ambulatorio popolare che si trova all’interno della Corte dei Miracoli. Lì Paola Alberighi, infermiera in pensione, visita tutti coloro che ne hanno bisogno. Sono giovani, con uno sguardo veloce senza andare a fondo dei problemi possono sembrare fisicamente integri, sani, ma tutti hanno l’inferno nella mente. Molti sono traumatizzati dal viaggio: la rotta dei balcani.
Ma a questo trauma si sommano i problemi derivati dal dormire in un parcheggio, sul pavimento al freddo. “Dormono li perché non hanno un altro posto dove andare – afferma Alberighi -. Hanno avuto traumi, sono stati picchiati durante il viaggio. Tutti problemi dovuti allo stress post traumatico. Oltre a questi hanno problemi dovuti al dormire al freddo. Non si può dormire dove sostano le auto, noi diamo terapie anche psichiche. Percorrono un viaggio a piedi in condizioni traumatiche, abbiamo anche un ragazzo a cui è stata lanciata addosso una bomba. Sono persone che portano addosso cicatrici psicologiche devastanti e non solo”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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