Un appello ad occuparsi dell’accoglienza dei pakistani al sindaco al questore, dal prefetto al cardinale, dall’Asl alle associazioni di volontariato. Il rettore dell’Università per stranieri, Tomaso Montanari chiede di affrontare quanto prima la questione. “Con uno sforzo economico che trova pochi paragoni, se parametrato al bilancio delle istituzioni senesi, l’Università per Stranieri di Siena sostiene la possibilità di cenare presso la mensa del DSU dal febbraio 2023 a tutti i rifugiati pakistani iscritti ai suoi corsi di lingua italiana: è una precisa scelta politica e culturale, e l’ateneo è intenzionato a continuare – si legge dalla nota dell’Università-. Perché questo sia possibile, occorre che le altre istituzioni, a partire dal Comune, facciano la propria parte, garantendo a queste persone i servizi essenziali che esse sono altrimenti costrette a cercare impropriamente nella struttura della mensa, provocando immaginabili problemi. La lettera del rettore è volta a richiamare l’attenzione di tutte e tutti su questo nodo, ed è stata scritta dopo aver ricevuto varie proteste da parte del DSU che lasciano presagire, se nulla cambierà, l’impossibilità da parte del DSU stesso di proseguire con questo servizio sostenuto da Unistrasi”.
A rispondere alle richieste di Montanari ai nostri microfoni è stato il cardinale Augusto Paolo Lojudice. “Il Rettore si è reso disponibile dal primo minuto ad offrire la possibilità di dare una mano. Fortunatamente il tavolo con le istituzioni ormai è stabile (la prossima convocazione è per lunedì 26 agosto, ndr) e servirà per intervenire e non lasciare solo Montanari – spiega – Dobbiamo richiamare i rifugiati e convocarli dicendogli di comportarsi in un certo modo”.