Pakistani a Siena, l'associazionismo si appella alla Prefettura: "Ci sono posti liberi nei Cas"

"Ci sentiamo isolati, da aprile 2022 ad ottobre 2024 il terzo settore, l'associazionismo e il volontariato hanno cercato di portare avanti una serie di mancanze".  A dirlo Cassandra Rofi dell'associazione Verso Lab.

Di Simona Sassetti | 10 Ottobre 2024 alle 15:00

“Ci sentiamo isolati, da aprile 2022 ad ottobre 2024 il terzo settore, l’associazionismo e il volontariato hanno cercato di portare avanti una serie di mancanze”.  A dirlo Cassandra Rofi dell’associazione Verso Lab, che insieme a Corte dei Miracoli, la rete Civica SiSolidal, Refugees Welcome Italia, Caritas, i due atenei e Comune stanno gestendo la questione Pakistani in maniera sinergica, facendo rete. Una rete che garantisce anche a coloro che sono in attesa di entrare nel sistema dell’accoglienza, ovvero i Cas, di avere consulenze legali, cure mediche, vestiario, coperte, corsi di italiano. Una rete che sta facendo anche oltre quello che le spetta. L’appello di Rofi (nella foto con Abid Hussain, pakistano volontario) va dritto al punto: “Chiediamo che vengano rispettati i principi del diritto e quello che riguarda la normativa sull’asilo – spiega -, ovvero che nel momento in cui una persona formalizza la domanda d’asilo ha l’accesso ha un centro di accoglienza. Sappiamo che su Siena e provincia ci sono i posti liberi nei Cas. Le misure d’accoglienza sono rivolte a tutti coloro che fanno domanda d’asilo. Stiamo parlando di 80 persone massimo, di questi ci sono 27 nel dormitorio di Caritas e 10 ad Arbia, a rimanere fuori all’interperie sono 45 persone che stanno aspettando che la Prefettura sblocchi le loro pratiche per far entrare loro in un centro d’accoglienza. Noi stiamo dando l’accoglienza prima dell’accoglienza, ma non basta”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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