Oltre un milione di euro. E’ la cifra che il Comune di Siena investirà per riqualificare, adeguare ed efficientare il palasport di Viale Sclavo, che, come noto, è stato donato dalla Polisportiva Mens Sana all’Amministrazione comunale per i prossimi 50 anni, con possibilità di proroga ventennale. La cessione, deliberata nell’ultimo Consiglio comunale del 30 dicembre, riguarda non solo la proprietà superficiaria del palazzetto, ma anche i contratti in essere della Polisportiva con qualsiasi altra società sportiva e relativi compensi, nonchè l’intera area esterna, compresi i parcheggi, i cui ricavi saranno del Comune. L’indomani l’accettazione in Consiglio della donazione, la Giunta guidata dal sindaco Luigi De Mossi ha preso atto ed ha approvato la documentazione progettuale messa a disposizione dalla Polisportiva Mens Sana riguardante i necessari lavori da eseguire che permettano di garantire la durabilità e la fruibilità della struttura. La progettualità, come sottolineato dal relativo documento di Giunta, “costituisce la base da sottoporre alla preventiva valutazione ed approvazione in sede di Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo in modo da poter cadenzare e pianificare gli interventi utili al mantenimento dell’agibilità della struttura”.
L’Amministrazione Comunale provvederà nei tempi strettamente necessari alla richiesta di convocazione della commissione, “in modo – si evidenzia – da ottenere la documentazione necessaria e propedeutica all’esperimento di eventuali gare per affidamento delle opere”. Come detto, i lavori prospettati avranno un costo superiore al milione, per l’esattezza di 1 milione e 100mila euro; grazie a questa operazione il futuro del palazzetto, struttura più che centrale per lo sport e la socialità di Siena e della provincia, sarà in mani sicure. “Un investimento – ha dichiarato l’assessore allo sport Paolo Benini – per il quale il Comune prevede il rientro nell’arco di 8/10 anni grazie allo sviluppo di programmi di utilizzo a scopo commerciale, sportivo, sociale, aggregativo, ricreativo, di spettacolo, convegnistica, fieristica e manifestazioni di ogni genere, preventivamente approvate e svolte direttamente dall’Ente o da società partecipate o terzi, con la previsione di un ragionevole introito annuale non inferiore a 135 mila euro”. “La valorizzazione di questa struttura – conclude Benini – che ha finalità di interesse pubblico, non sarà riservata solo alle attività sportive della collettività, ma potrà essere destinata anche a scopi collettivi, quali accogliere e dare protezione per evenienze di pericolo imminente e disastro calamitoso, nonchè essere impiegata come Centro Vaccinazioni per l’emergenza epidemiologica”.