È andata in scena, a Palazzo Berlinghieri, la consueta conferenza stampa pre-Carriera dell’Assunta del sindaco di Siena Nicoletta Fabio, che ha fatto il punto sulla macchina organizzativa del Palio e su varie questioni legate alla Festa.
“Inizio con i ringraziamenti a tutta la macchina comunale – è l’incipit del primo cittadino – che ha lavorato in modo instancabile. Il clima ha reso tutta l’organizzazione particolarmente faticosa ma penso alla Polizia Municipale, all’ufficio tecnico, del cerimoniale, al mondo del volontariato e in generale tanti dipendenti comunali che danno una mano fondamentale. Il mio auspicio è che ciascuno faccia la sua parte”.
Non sono mancate in questi giorni analisi e riflessioni sul Palio di oggi e di ieri, diviso tra innovazione e tradizione. Il pensiero del sindaco: “Un problema del mondo di oggi è quello di occuparsi tutti di tutto, sentirsi tuttologi e nel Palio le chiacchiere si fanno di inverno, in questo giorni dobbiamo giocare il nostro ruolo – tuona – viviamo in una società con tempi accelerati e manie di protagonismo che sono cose di cui il Palio non ha bisogno. Io credo nell’autodeterminazione delle Contrade e nel ritrovare una certa intimità. Non significa assolutamente chiudersi, la storia di Siena lo testimonia. Ci sono regole non scritte che sono nel dna dei contradaioli, che possono essere discusse, ma nel momento giusto non a ridosso della Carriera” tiene a ricordare.
Un articolo apparso oggi sul The Washington Post ha fatto un po’ discutere. La festa viene equiparata a una manifestazione sportiva e reputata “meglio delle Olimpiadi”. “L’articolo del Washington Post lo rileggeremo attentamente e, finito il Palio, daremo una nostra risposta – assicura il sindaco – Può essere anche l’inizio di una conoscenza, perché non invitare chi ha scritto quelle inesattezze, potrebbe essere l’occasione per fargli conoscere la nostra festa in maniera diretta”.