Anche il mossiere Renato Bircolotti, starter di livello nazionale e internazionale, era oggi a Siena nella speranza di assistere alla Carriera, rinviata per la seconda volta di fila a causa della pioggia. Bircolotti, mossiere del Palio di Siena in un’unica occasione fino ad oggi, il 2 luglio 2022 (il Palio della ripartenza dopo la pausa Covid) vista l’indisposizione di Bartolo Ambrosione, ha analizzato il ruolo del mossiere nel mondo del Palio.
“A Siena si torna sempre volentieri, il Palio non ha eguali, chi ama il Palio va a Siena – afferma Bircolotti ai microfoni di Siena Tv – sono cambiati i tempi di mossa, sono cambiati i cavalli, le preparazioni, ma il canape è sempre quello. La reattività del cavallo è cambiata rispetto a 20 anni fa, è un insieme di cose, difficile definire cosa non va. I cavalli di oggi sono più scattanti e preparati, ma il meccanismo del canape è uguale – ancora Bircolotti – il mossiere deve avere velocità e colpo d’occhio, è veramente difficile oggi essere veloci e perfetti stando sul verrocchio. Tanti dicono di voler fare il mossiere, un ruolo che non regala niente e porta via qualcosa”.
La rincorsa: “Sta diventando sempre più difficile – ammette Bircolotti – ho sempre amato avere la rincorsa all’ingresso dei canapi, perché un minimo movimento che dà l’abbrivio per andare via a chi è dentro, se stanno lontano basta un mezzo passo falso, una finta e loro fiancano, per chi è dentro ogni momento buono, gli va imposto di stare vicino. Il bello è l’irregolare, il Palio non ha regole”.