Palio di Siena, dimissioni di Piperno da pro rettore Magistrato: la replica della Contrada dell’Istrice

Il priore della Lupa aveva richiamato ad un mancato rispetto degli accordi tra rivali

Di Redazione | 26 Ottobre 2024 alle 19:45

Palio di Siena, dimissioni di Piperno da pro rettore Magistrato: la replica della Contrada dell’Istrice

Il priore della contrada dell’Istrice Emanuele Squarci replica alle parole del priore della Lupa Carlo Piperno, in merito alle sue dimissioni da pro rettore del Magistrato delle Contrade.

“Contravvenendo alla mia visione dei rapporti tra Consorelle, mi vedo costretto a tutela dell’immagine della mia Contrada a inviare il seguente comunicato:
Premetto che sono molto dispiaciuto per le dimissioni di Carlo da Prorettore perché in questi quasi due anni nei quali abbiamo ricoperto i nostri rispettivi ruoli abbiamo collaborato in piena sintonia con il fine, nel limite delle nostre capacità, di tutelare gli interessi generali.

Venendo al documento citato dall’Onorando Priore della Lupa, preciso che si tratta di un documento del 2012 molto articolato, con una lunga premessa, un primo elenco di impegni che va dal numero 1 al numero 6 e un secondo cha va dalla lettera a) alla lettera h) e del quale credo si debba dare una lettura e una interpretazione d’insieme.Rimanendo comunque al solo punto a) che dice di non utilizzare il Regolamento del Palio con il solo fine di danneggiare altre Consorelle, mi pare evidente che, presentando una memoria, la Contrada dell’Istrice ha
solo voluto tutelarsi dal danneggiamento subito nel Palio di Agosto 2024; un danneggiamento avvenuto in un modo che, a nostro parere e anche alla luce di recenti provvedimenti assunti
dall’Amministrazione Comunale, potrebbe essere passibile di sanzioni. Non abbiamo cioè segnalato episodi ininfluenti o pretestuosi , ma una situazione che, ripeto, ha danneggiato in
maniera irreparabile la Contrada Sovrana dell’Istrice.

Aggiungo relativamente al documento, che alla lettera b) c’è l’impegno a non fare ricorso a strumenti giuridici diversi dal Regolamento del Palio per dirimere eventuali controversie tra Contrade insorte in ambito paliesco ammettendo quindi conseguentemente la liceità del
ricorso agli strumenti consentiti dal Regolamento del Palio, tra i quali rientra, ai sensi dell’articolo 92, la produzione di documentazione nei cinque giorni successivi alla Carriera. A questo proposito si è parlato all’interno del Magistrato di una possibile modifica da
proporre alla Amministrazione Comunale che impedisca di presentare memorie contro una Consorella. L’orientamento della maggioranza era per un percorso in questo senso anche se diversi Priori gradirebbero un distinguo fra comportamenti dei contradaioli e dei fantini. Questo è facilmente comprensibile se ricordiamo le motivazioni alla base di questo indirizzo e
cioè evitare che documentazioni presentate in Comune potessero essere poi utilizzate in altre sedi.

Riguardo poi a un accordo verbale fra Priori sul non presentare memorie in attesa di una eventuale futura modifica del Regolamento, questo è assolutamente privo di fondamento e credo che il fatto che diverse Contrade, oltre alla Contrada Sovrana dell’Istrice, lo abbiano fatto ne sia la migliore dimostrazione.

Debbo anche aggiungere che non accetto lezioni dalla Contrada della Lupa su un eventuale – e qui negato – mancato rispetto degli impegni. Ricordo a chi avesse poca memoria che nel 2002
il Priore di quella Contrada sottoscrisse alla presenza dell’allora Rettore del Magistrato Roberto Saladini un accordo che poi disattese completamente con conseguenze enormemente più gravi di qualunque ne possa derivare da questa vicenda. Vorrei però concludere cercando di restituire a tutta questa vicenda il valore che realmente ha e cioè quello di un normale e ricorrente gioco delle parti nel periodo in cui ogni anno si svolge
la procedura relativa alla giustizia paliesca”.



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