“Non c’erano più i presupposti per ricoprire ancora questo incarico dopo la formulazione degli addebiti”. Con queste parole il priore della Lupa Carlo Piperno inizia a spiegare i motivi che lo hanno portato alla decisione di dimettersi dall’incarico di Pro rettore del Magistrato delle contrade pochi giorni fa.
“C’era un accordo tra Istrice e Lupa dove esplicitamente veniva detto di non utilizzare l’applicazione del regolamento del Palio con il solo fine di danneggiare la rivale, prosegue Piperno. Un accordo scritto nel 2012 che doveva essere preso in considerazione, ma così non è stato fatto, quindi non potevo più ricoprire quel ruolo. L’esposto che la contrada dell’Istrice ha presentato al comune va contro tale accordo”.
Il priore ha anche sottolineato la volontà delle contrade di aprire una riflessione su la giustizia paliesca, come spesso richiesto da molti contradaioli, e la presenza già di accordi verbali come elementi poi da proporre come modifiche concrete al regolamento.
“Una riflessione sulla giustizia paliesca è stata fatta in Magistrato, è un obiettivo quello di parlare con l’amministrazione comunale per proporre dei cambiamenti e lo faremo. Tra gli elementi su cui apportare future modifiche era già stato accordato verbalmente di non presentare memorie contro nei cinque giorni dopo la corsa, anche se il regolamento in questo momento lo prevede. Anche questo però non è stato messo in atto dalla nostra rivale. Un’altra motivazione per cui ho deciso di non ricoprire più il ruolo di Pro rettore”.