Formulati gli addebiti di contestazione, sarà l’articolo 101 a tenere banco per le sanzioni delle carriere di luglio e agosto del Palio di Siena. Il 101 è l’articolo più importante del regolamento del Palio, perché parla di responsabilità oggettiva rendendo tutti i contradaioli e i fantini, responsabili per l’intera contrada. Una responsabilità che, se viene meno, può sfociare anche nella squalifica. Questo articolo sarà determinante visti gli addebiti che l’assessore con delega alla giustizia paliesca Giuseppe Giordano, ha formulato in seguito alle relazioni dei deputati della festa e al supporto delle immagini del Consorzio per la tutela del Palio. Per la carriera di luglio il rischio deplorazione o squalifica scatta solo per la contrada del Nicchio. Per la carriera di agosto invece sono cinque le contrade coinvolte. Istrice, Lupa, Nicchio, Oca e Valdimontone. Sul fronte fantini a rischio punizione sono Tittia, Tamurè, Velluto e Brigante. In questi casi gli articoli richiamati del regolamento sono il 67 e il 64. Tutti per i fatti accaduti durante la mossa del Palio di agosto.
Quali sono le punizioni. Il primo grado è la diffida, quindi l’ammonizione (tre in cinque anni determinano la squalifica) infine la squalifica diretta. In data odierna non ci sono contestazioni a carico di nessun fantino né di nessuna contrada, quindi non scatteranno sommatorie di punizioni. Contrade e fantini hanno la facoltà, entro sette giorni dalla notifica dell’atto di contestazione di addebito, di produrre documenti e memorie a propria difesa, così come previsto dall’articolo 98.