“Il risveglio del giorno dopo? Devo ancora realizzare cosa è successo, l’adrenalina non è ancora calata, come sempre dopo il Palio ci sono i pagamenti dei partiti e si inizia da oggi a goderci la festa”.
Il capitano vittorioso della Nobile Contrada dell’Oca Stefano Bernardini gongola durante il giro della vittoria insieme al suo popolo.
“Questo è un successo che viene da lontano – ribadisce -, il nostro popolo è molto particolare: nel momento del bisogno si compatta in modo eccezionale. Se n’è accorto chiunque, ieri sera c’erano molti giovani sotto al palco dei capitani, questa è una grande soddisfazione anche perché erano 10 anni che non vincevamo e noi non ci siamo abituati.
L’unico pizzico di rammarico per la festa di ieri sera è stata l’assenza di Carlo Sanna, sono convinto che il nostro fantino abbia fatto un grandissimo Palio: tranquillo tra i canapi, non si è fatto innervosire nonostante il reiterato disturbo della nostra avversaria, era partito bene, aveva impostato bene la curva e il cavallo volava. Mi è dispiaciuto non sia arrivato con il nerbo alzato, perché ero sicuro che avremmo vinto questo Palio e che lo avrebbe vinto anche Carlo.
Un rapporto tra Oca e Sanna che è nato nel 2017, da quando faccio il capitano, non ci sono state occasioni di montarlo perché non abbiamo avuto a disposizione cavalli vincenti, alla prima occasione questo connubio si è concretizzato: grande stima per lui, grande professionista e grande uomo di cavalli. Aspetto con trepidazione che esca dall’ospedale per poterlo abbracciare, a lui ho detto: “Per me il Palio lo hai vinto te”.