Il Comune di Siena, in collaborazione con Sigerico Spa, ha deciso di proseguire per altri sette giorni con il servizio di sorveglianza all’interno del parcheggio “Il Duomo”. Nella struttura di proprietà comunale e gestito dalla stessa Sigerico, continua infatti a stazionare un gruppo di immigrati, prevalentemente di origine pakistana, in attesa del rilascio del permesso di soggiorno da parte delle autorità. Dopo i primi giorni di sperimentazione, è stato deciso di effettuare la seconda fase solo con orario notturno.
“Si tratta di un servizio sperimentale – sostiene l’assessore alla sicurezza del Comune di Siena Enrico Tucci – che, di fronte anche alle numerose segnalazioni che continuano ad arrivare, l’amministrazione comunale ha deciso di avviare a tutela sia dei residenti, sia degli stessi extracomunitari, per evitare problematiche varie di ordine pubblico. Il Comune di Siena è fortemente impegnato nella questione, come dimostrano i sopralluoghi e i numerosi incontri con istituzioni e associazioni di volontariato. Il servizio nei primi giorni ha fatto registrare alcuna criticità. E’ chiaro come nel parcheggio si sia creata una situazione di difficile gestione di spazi comuni in un luogo all’interno del centro storico molto frequentato da residenti, cittadini, contradaioli e turisti. Il Comune fa la sua parte per quanto di competenza, ha attivato mediatori culturali, ha messo a disposizione la struttura di Montalbuccio e un servizio mensa, in collaborazione con Dsu, Asp e Caritas, per l’accoglienza. L’intento è quello di prevenire qualsiasi problematica, anche se la situazione rimane di difficile gestione per l’impossibilità di prevedere i flussi”.
“È evidente comunque a tutti – ha aggiunto Tucci – che se a Siena e provincia sono presenti oltre 1200 immigrati come nella Città Metropolitana di Firenze, che ha un numero quadruplo di residenti, mentre nelle altre province toscane si parla di numeri ben inferiori, senza una ridistribuzione corretta di queste persone avremo sempre problemi importanti. Riteniamo che si debba avviare quanto prima una seria riflessione in proposito a livello ministeriale e regionale”.