L’Università di Siena e la Sclavo Vaccines Association tra i 12 partner provenienti da 8 diversi paesi
Finanziato dalla Commissione Europea per oltre 6 milioni di euro
In partenza all’Università di Siena il progetto di ricerca Vacc-iNTS, della durata di 5 anni, finanziato dalla Commissione Europea per oltre 6 milioni di euro per lo sviluppo clinico di un vaccino contro la malattia da Salmonella invasiva non tifoidea. Il progetto internazionale, coordinato dalla Sclavo Vaccines Association, che vede la partecipazione di 12 partner provenienti da 8 paesi tra i quali 4 paesi in cui la malattia è endemica, si apre oggi, 24 ottobre, a Siena, presso l’Accademia dei Fisiocritici, con la prima riunione della rete di esperti provenienti da istituzioni accademiche, industria ed enti no profit.
La salmonellosi invasiva non tifoidea è una malattia infettiva negletta endemica nell’Africa sub-sahariana, che colpisce principalmente i bambini di età inferiore ai 5 anni e i soggetti immunocompromessi. Nel 2017 sono stati stimati globalmente circa 31.600 decessi di bambini di età inferiore ai 5 anni a causa di questa malattia, con un tasso di mortalità di circa il 14%. La diagnosi complicata dalle condizioni di estrema povertà delle zone endemiche e l’aumento della resistenza agli antibiotici della Salmonella invasiva non tifoidea confermano l’urgenza dello sviluppo rapido di un vaccino efficace che al momento non è disponibile.
Il consorzio Vacc-iNTS condurrà uno studio clinico di Fase I su adulti in Europa e Africa e studierà l’immunogenicità e la sicurezza del vaccino iNTS-GMMA, sviluppato dal GSK Vaccine Institute for Global Health (GVGH), usando una tecnologia innovativa di GSK Bio denominata GMMA e basata su vescicole della membrana esterna rilasciate da batteri geneticamente modificati. Saranno inoltre condotte analisi sieroepidemiologiche per conoscere meglio la diffusione della malattia ed accelerare lo sviluppo del vaccino per le aree dell’Africa nelle quali la malattia è endemica. Inoltre il progetto rafforzerà una rete di collaborazione per migliorare la conoscenza, il controllo e la prevenzione della malattia nei paesi a risorse limitate. Il progetto capitalizza anche sul sostegno della Regione Toscana per la ricerca e sviluppo del vaccino.
Il dottor Rino Rappuoli, esperto internazionale di vaccinologia, coordinatore scientifico del progetto e Chief Scientist e Head External R&D a GSK ha dichiarato: “Questo progetto è un passo importante nella lotta contro una malattia negletta che ogni anno fa molte vittime tra i bambini dell’Africa sub-sahariana. Lo sviluppo di questo vaccino contro un patogeno con allarmante resistenza agli antibiotici è un successo reso possibile dagli sforzi congiunti della ricerca supportata da finanziamenti pubblici ed enti no-profit”.
La professoressa Donata Medaglini, docente di Microbiologia dell’Ateneo senese e coordinatrice del progetto, ha commentato: “Il progetto Vacc-iNTS è uno sforzo senza precedenti per testare un nuovo vaccino che per la prima volta affronta il problema della protezione delle popolazioni contro la salmonellosi invasiva non tifoidea. Istituzioni pubbliche e private di 3 continenti collaboreranno con l’obiettivo comune di rendere disponibile quanto prima il vaccino nei paesi in cui questa importante malattia è endemica”.