La Corte Costituzionale si è pronunciata con due sentenze sul meccanismo del payback sanitario per il settore dei dispositivi medici, che “non risulta irragionevole né sproporzionato”, seppur con “diverse criticità”.
Sarebbe legittimo il concorso delle aziende di forniture elettromedicali al ripiano dello sforamento delle spese sanitarie da parte delle Regioni per motivi solidaristici e la Toscana potrebbe vedersi accreditare ben 420 milioni dalle imprese risalenti agli anni tra il 2019 il 2023. Una doccia gelata per le aziende che sono già sul piede di guerra, ma è lo stesso Assessore al Diritto alla Salute Simone Bezzini a voler fare chiarezza e a criticare l’immobilismo del Governo.
“C’è la necessità di rendere operativa la normativa per il payback 2019-2024, le norme sono in vigore, chiediamo che il Governo convochi convochi un tavolo per definire le modalità di erogazione del payback, per assegnare ciò che spetta alle Regione – lo invoca Bezzini – a questo si possono aggiungere delle azioni di mitigazione per le aziende, come successo per le annualità 2015-2018, quando lo Stato intervenne riducendo l’onere per le aziende del 50%. Il Governo ha messo la testa sotto la sabbia, abbiamo segnalato il tema a Governo, al ministero della Salute e delle Finanze, in attesa della Consulta, che però ora si è pronunciata, il Governa prenda iniziativa”. tuona l’assessore.