Primo braccio di ferro con Paycare, l’azienda di Monteriggioni che opera all’interno dell’universo della multinazionale di Konecta, e che ha avviato la procedura per il licenziamento di 26 lavoratori. A nove giorni dal confronto al Tavolo Regionale, in programma per il 14 febbraio, i sindacati hanno cercato un primo approccio per dissuadere l’azienda dall’idea, che già si sta concretizzando, di mandare a casa gran parte dei dipendenti dello stabilimento senese.
Il resoconto del segretario generale della Fim Cisl Siena, Giuseppe Cesarano: “Come parte sindacale abbiamo ribadito che non è questo il percorso, non accettiamo questa modalità. Ricordo che abbiamo fatto tre anni di solidarietà, abbiamo fatto cinque mesi di cassa integrazione ordinaria e sono transitati due committenti. In primis abbiamo detto che non accettiamo licenziamenti collettivi. Quindi, per quanto mi riguarda, non firmeremo nessun tipo di accordo in questo senso. Siamo propensi a parlare di incentivo volontario, qualora qualcuno manifestasse la volontà di uscire, così come a ripristinare le politiche attive con la Regione Toscana e siamo a favorevoli a cogliere l’opportunità che ci dà la legge di bilancio di utilizzare la cassa integrazione. La mia sensazione è che da parte dell’azienda ci sia stata una piccola apertura. Noi vogliamo continuare con la stessa modalità degli ultimi quattro anni”.