“Siamo ancora in una fase di stallo, i lavoratori continuano a lavorare una settimana al mese nella migliore delle ipotesi – spiega Giuseppe Cesarano, segretario generale della Fim Cisl di Siena -. Dobbiamo trovare una soluzione per i lavoratori di Paycare, a ottobre finiscono gli ammortizzatori sociali, l’azienda deve presentare un piano industriale di rilancio e le istituzioni locali non si possono girare dall’altra parte”.
Sciopero di 8 ore e sit-in per i lavoratori di Paycare. Lo stato di stallo ha portato nuovamente i dipendenti in piazza, stavolta non in una piazza qualsiasi bensì di fronte a banca monte dei paschi. La Fim Cisl continua a chiedere chiarezza per i 40 lavoratori del sito di Monteriggioni. Alcuni dipendenti hanno lasciato l’azienda usufruendo della buona uscita messa a disposizione dalla proprietà dopo l’incontro con il Comune di Siena ma la stragrande maggioranza dei lavoratori stanno cercando altre opportunità sul territorio e, proprio per questo, è stato richiesto un incontro con Banca Monte dei Paschi. Incontro che, però, a detta del sindacato, sarebbe stato negato.
“Chiediamo continuità lavorativa – sottolinea Cesarano -, che arrivi lavoro di qualità sul territorio. Queste persone hanno sempre lavorato nel mondo bancario e oggi non a caso siamo in Piazza Salimbeni; c’è il Monte dei Paschi che in passato dava lavoro a loro e ancora oggi ci sono delle commesse con loro. Credo che sia giusto che, dato che c’è una banca su questo territorio che sta facendo degli utili e che sta facendo 300 assunzioni, non si può girare dall’altra parte”.