Primo incontro preliminare fra sindacati e Paycare dopo l’annuncio del licenziamento di 26 lavoratori. A nove giorni dal confronto al Tavolo Regionale, in programma per il 14 febbraio, le sigle sindacali hanno invitato l’azienda a riconsiderare la propria decisione e quindi a ritirare la procedura di licenziamento collettivo dei dipendenti del sito di Monteriggioni che da anni sono alle prese con cassa integrazione e vari tipi di ammortizzatori sociali.
“Abbiamo invitato l’azienda a ritirare la procedura di licenziamento collettivo e a valutare l’opportunità di utilizzare ammortizzatori sociali – afferma Daniela Miniero, Fiom Cgil -. Abbiamo inoltre invitato l’azienda a percorrere, come è stato fatto negli ultimi quattro anni, strade che potessero dare il tempo ai lavoratori di poter avere davanti a loro una continuità lavorativa. Anche perché questa procedura di licenziamento collettivo è stata aperta ancora prima che ci fosse l’esito dell’assegnazione dell’eventuale commessa, a cui è legata la clausola sociale. Sembra un licenziamnto preventico, capisco che c’è un tema di costi e ricavi, ma se la commessa dovesse dare esito positivo, loro si troverebbero un’azienda senza professionalità. Abbiamo chiesto all’azienda di poterci rivedere in un incontro a breve, antecedente alla data del 14 febbraio, per darci una risposta in merito a quelle che sono le nostre richieste”.