Pd, Beko: "Situazione allarmante ma Ministero Imprese continua a perdere tempo"

I deputati Pd Emiliano Fossi, Marco Sarracino, Marco Simiani, Laura Boldrini e Silvio Franceschelli: "nonostante le sollecitazioni della stessa sindaca di Siena, che guida una giunta di destra, il Governo Meloni continua a fare promesse puntualmente disattese e ripetuti annunci caduti nel vuoto"

Di Redazione | 3 Ottobre 2024 alle 20:25

Pd, Beko: "Situazione allarmante ma Ministero Imprese continua a perdere tempo"

“Sulla vicenda Beko rimaniamo sconcertati da un Ministero delle Imprese assente che sa soltanto perdere e prendere tempo, sperando forse che i problemi si risolvano da soli”. E’ quanto dichiara una nota congiunta dei deputati Pd Emiliano Fossi, Marco Sarracino, Marco Simiani, Laura Boldrini e Silvio Franceschelli.

“La situazione degli stabilimenti italiani della multinazionale, ed in particolare di quello di Siena, è problematica ed occorre agire subito per avere riscontri chiari sul mantenimento dei livelli occupazionali e per il rilancio concreto della produzione. In questo difficile contesto il Sottosegretario del Mimit Fausta Bergamotto annuncia oggi che forse sarà convocato un tavolo ministeriale a fine mese dove, forse, l’azienda chiarirà la situazione. Come Partito Democratico abbiamo presentato un ordine del giorno al Collegato Lavoro attualmente in discussione alla Camera dei Deputati per impegnare subito il governo ad affrontare seriamente una vertenza che coinvolge 5000 dipendenti in tutta Italia””.

“Nel sito di Siena verranno effettuati, dal mese in corso, 11 giorni di cassa integrazione: si tratta del maggior numero di giornate mensili di stop mai sostenute dallo stabilimento toscano mentre poche settimane fa lo Beko Europe ha annunciato la chiusura di due impianti ex Whirlpool in Polonia. In questo quadro drammatico e nonostante le sollecitazioni della stessa sindaca di Siena, che guida una giunta di destra, il Governo Meloni continua a fare promesse puntualmente disattese e ripetuti annunci caduti nel vuoto” conclude la nota.



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