Il Partito democratico di San Gimignano, da sempre attento ai temi della sanità territoriale, si esprime sul processo di riorganizzazione della sanità territoriale in Toscana e su San Gimignano.
“I tagli del governo in un settore strategico come la sanità sono inaccettabili e minano i servizi per i cittadini – affermano i dem – Serve che il governo riconsideri i tagli vergognosi impostati ed anzi avvii un ampio piano di investimenti. Ci siamo già dimenticati degli anni della pandemia, quando da tutte le parti si chiamavano eroi gli operatori sanitari e si invocava a gran voce di investire sulla sanità. Per noi niente è cambiato e ribadiamo tutta la nostra vicinanza e tutto il nostro sostegno a chi opera nella sanità. Per il 2025 si annuncia la spesa più bassa di sempre in rapporto al Pil per la sanità. Medici e infermieri hanno scioperato anche per questo proprio nei giorni scorsi”.
“A tutto questo, si somma il fatto che stiamo scontando una carenza di personale, dovuta anche alle errate programmazioni degli anni passati. In questo quadro, anche la Regione Toscana sta procedendo ad una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario. Una riorganizzazione che cerca di combinare le esigenze di ottimizzazione con un nuovo modello più prossimo ai cittadini. Noi ci sentiamo pienamente parte di questo processo e non rinunceremo ad esprimere le nostre idee e le nostre posizioni. Programmeremo una iniziativa pubblica nelle prossime settimane per approfondire i vari aspetti. La sanità, se vogliamo continuare a fornire risposte certe ai bisogni e alle necessità dei cittadini, rappresenta un punto centrale e la Toscana, come dimostrano anche recenti statistiche, rappresenta un punto di eccellenza in ambito nazionale e non solo” prosegue il Partito Democratico.
“San Gimignano sta dentro questo percorso e non ha timore di affrontare una riorganizzazione che giunga al termine con adeguati livelli di servizi per i cittadini – ancora i dem – Siamo rimasti molto stupiti ed altrettanto rammaricati, però, sia dal ridimensionamento del Punto Prelievi e dell’Ufficio amministrativo (per la verità avvenuto in tutta la Valdelsa), servizi molto utili soprattutto per le persone anziane, sia dalla decisione, pervenuta a poche ore dalla sua efficacia, della sospensione del servizio del Punto di primo soccorso, un elemento che, siamo convinti, sia un servizio distintivo per la nostra comunità senza aggravio economico, quindi in linea con la ratio delle dcelte regionali. Un servizio apprezzato da cittadini e turisti che, nei suoi undici anni di attività ha evitato molti accessi al Pronto Soccorso facendo filtro in tante situazioni di piccoli malori o traumi risolti in breve tempo dal personale sanitario presente appunto nel Punto di Primo Soccorso. Un servizio, fra l’altro, a costo zero, in quanto già finanziato nell’ambito della rete dell’emergenza territoriale, parzialmente sostituito da un servizio distrettuale meno efficace da questo punto di vista in termini di orario di apertura e di dotazione strumentale, oltre che più costoso.
Il Partito democratico è al fianco dell’Amministrazione comunale che, mentre ha sottolineato l’inappropriatezza e l’inadeguatezza di questa scelta, ha lavorato e ottenuto nei mesi scorsi il mantenimento del PET h12 (Punto di Emergenza Territoriale) e la sperimentazione di un sistema che non preveda da subito la cancellazione del medico a bordo come chiesto dalla ASL, ma un anno di sperimentazione con 7 mesi con presenza di medico e 5 mesi con presenza di infermiere. Abbiamo apprezzato, al contempo, la scelta, frutto anche dell’impegno della Giunta e del Sindaco, di potenziare i servizi al Distretto Socio Sanitario di via Folgòre e la tutela e il mantenimento della guardia medica del servizio di continuità territoriale”.
“Nel ragionamento complessivo, siamo molto preoccupati dalle tempistiche della concretizzazione della Casa della salute sotto le torri – è il timore – Mentre siamo pervenuti allo storico avvio dei lavori al Santa Fina, cosa che rappresenta un beneficio per tutta la Valdelsa, non possiamo però attendere il termine dei lavori per dare seguito ad un tassello così importante per la sanità territoriale. Mentre si completa la riqualificazione del Santa Fina non possiamo permettere il ridimensionamento dei servizi offerti nel Distretto per mancanza di spazi idonei e vogliamo che la ASL anticipi il più possibile i servizi che troveranno sede nella futura Casa della Comunità nel Santa Fina, in altri locali pubblici o privati. Questo ci impone di lavorare alacremente per verificare in tempi rapidi con la Asl la fattibilità a partire da alcune proposte temporanee che sono sul tavolo”.
Conclude il Pd: “Risulta quindi evidente che ci sono i margini per pervenire ad una nuova organizzazione adeguata alle esigenze del territorio, anche considerando le peculiarità di San Gimignano in quanto ad incidenza turistica. Senza dimenticare gli investimenti sulla modernizzazione del Pronto Soccorso di Campostaggia. Pensiamo che la Regione stia portando avanti un lavoro prezioso e complesso. Il Pd offrirà il proprio contributo costruttivo e non acritico davanti a scelte che sembrino inappropriate affinché si possa bene spiegare e costruire il modello del presente e del futuro”.