Aumento delle tariffe Tari del 5%, prosegue la polemica a Monteriggioni tra minoranza e maggioranza. Dopo l’annuncio di Per Monteriggioni dell’abbandono della seduta del Consiglio in polemica con l’approvazione del piano economico finanziario della tariffa, l’intervento dei dem che hanno stigmatizzato il rincaro dei costi. In ultimo, Raffaella Senesi e Fabio Lattanzio sono tornati sulla questione attaccando di nuovo i dem.
“Partiamo dalla buona notizia: gli amministratori di Monteriggioni erano presenti all’assemblea di ATO Toscana Sud quando sono stati approvati gli aumenti, e la cosa non è scontata visto che in questi anni abbiamo dovuto monitorare e spesso denunciare il loro assenteismo nell’organo che regolamenta il contratto e la tariffa” esordiscono.
“Non capiamo come mai un partito e la relativa amministrazione si oppongano agli aumenti sui giornali, dopo averli approvati nelle sedi istituzionali, mentre altre amministrazioni stanno discutendo gli atti in consiglio comunale, e in molti casi, stanno votando contro gli aumenti, soprattutto se privi di trasparenza o chiarimenti nel rapporto tra i servizi applicati sul territorio e il piano industriale del gestore. Assurdo anche che la nostra non rientri tra quelle amministrazioni che stanno contenendo gli aumenti, grazie ad accantonamenti o recupero dell’evasione fiscale, cosa che succedeva in passato nel nostro comune” proseguono.
“Il sindaco uscente Frosini nel suo materiale di propaganda elettorale rivendica il lavoro fatto tra il 2018 e 2019, con sindaco Senesi, perché allora lui ricopriva la carica di vicesindaco. Ora, dopo cinque anni di governo, vorrebbe scaricare ancora la colpa su altri, quando sa benissimo che durante il suo mandato la percentuale di raccolta differenziata è crollata, con l’aumento del flusso di rifiuti indifferenziati conferiti agli impianti. Doveroso ricordare che l’indifferenziato è il rifiuto più costoso da smaltire” ancora Senesi e Lattanzio.
“Oltretutto i documenti dicono chiaramente altro. L’aumento nel 2019 rispetto al 2018 venne completamente assorbito dai guadagni derivanti al Comune dai maggiori flussi di raccolta differenziata e dal recupero dell’evasione fiscale. Lo stesso Frosini si faceva pregio di questo risultato in campagna elettorale” sottolineano.
“Se i consiglieri del PD fossero stati davvero preoccupati e contrari all’attuale aumento, avrebbero potuto uscire dall’aula insieme a noi in occasione dell’ultimo Consiglio, magari accompagnati dai loro alleati della Lega Salvini. Doveroso ricordare al PD che in altre occasioni, quando si è trovato all’opposizione, come a Siena, ha più volte lasciato l’aula per denunciare il mancato rispetto del ruolo del consiglio comunale su provvedimenti che non sarebbero stati discussi” attaccano.
“A Monteriggioni i consiglieri della maggioranza PD-Lega prima prendono atto passivamente, poi dicono che sono contrari. Sfacciata presa in giro dei contribuenti, che con i loro soldi pagano raccolta e smaltimento di rifiuti di pessima qualità per l’assenza di un controllo pubblico che sarebbe doveroso da parte degli amministratori. Il PD di Monteriggioni guidato da Paola Buti, nella doppia veste di segretario e vicesindaco, si assuma le sue responsabilità. Hanno fallito su tutta la linea” tuonano in conclusione.