“Il Comune di Siena non ha ancora presentato il Piano strutturale, e ormai i termini di legge sono pressoché scaduti. Si tratta di una grave inadempienza che blocca, di fatto, lo sviluppo della città”.
L’allarme arriva dal Movimento Per Siena, che sottolinea questa grave inadempienza ed invita l’assessore all’urbanistica Capitani ad assumersene la piena responsabilità politica.
“Il ritardo – prosegue la nota -, che resta senza spiegazioni plausibili da parte dell’assessore all’urbanistica Michele Capitani (ha semplicemente annunciato in Consiglio comunale che non si farà in tempo) immobilizzerà per lungo tempo fondamentali attività edilizie. Tra queste le trasformazioni urbanistiche, i cambi di destinazione d’uso degli immobili vincolati, le addizioni volumetriche e le nuove edificazioni.
La cronologia dei fatti parla chiaro: la delibera numero 28 del gennaio 2020 fissava un termine massimo di tre anni per la definizione del Piano, prorogato di ulteriori 24 mesi a causa dell’emergenza Covid. Nonostante ciò, a oggi non esiste alcun documento definitivo. A rendere il tutto più grave, il 21 luglio 2023, lo stesso assessore aveva assicurato in Consiglio comunale che il Piano strutturale sarebbe stato approvato entro i termini di legge. Promessa che, evidentemente, non è stata mantenuta.
Questo mancato adempimento non solo evidenzia una gestione inefficace, ma ha anche sminuito il ruolo del Consiglio comunale, che avrebbe dovuto essere coinvolto nella conferma trasparente degli indirizzi già adottati dalla precedente amministrazione.
Le conseguenze di questi ritardi sono particolarmente pesanti: l’entrata in vigore delle normative di salvaguardia comporterà, come accennato, il divieto di interventi di nuova edificazione, ristrutturazioni urbanistiche e cambi di destinazione d’uso per immobili di valore storico, culturale e architettonico. In altre parole, tutto il centro storico e progetti, come quelli previsti per l’area delle Scotte, saranno bloccati a tempo indeterminato. Questo rappresenta un freno drammatico per una città che ha urgente bisogno di interventi di trasformazione e sviluppo.
La situazione è aggravata dall’obsolescenza dell’attuale Piano strutturale, risalente al 2007. In quasi due decenni non è mai stato sottoposto a una revisione complessiva, limitandosi a modifiche parziali, senza mai definire strategie innovative e sostenibili per il futuro del territorio. Questo immobilismo riflette l’incapacità dell’Amministrazione comunale di rispondere alle esigenze reali della città e della comunità che la abita.
Il movimento Per Siena ha più volte denunciato questa situazione, senza però ottenere alcuna risposta. È importante ricordare che il Piano strutturale non è un semplice strumento tecnico, ma lo “Statuto del territorio”: un documento che identifica e tutela le caratteristiche fisiche, economiche, sociali e culturali considerate identitarie dalla comunità locale. Tuttavia, questa tutela appare oggi del tutto trascurata. Alla luce di tutto ciò, riteniamo imprescindibile che l’assessore Capitani si assuma la piena responsabilità politica di questa grave inadempienza.