Una lunga ricerca storico-culturale per rispondere al quesito tra i più diffusi a Siena e tra i turisti che arrivano: “Perché il Valdimontone ha il giubbetto rosa e la bandiera di un altro colore?”.
E’ quella che ha fatto il montonaiolo Paolo Brogini nel suo libro intitolato “Ci s’ha il giubbetto rosa – Considerazioni e ipotesi sulla storia dei colori e dello stemma del Valdimontone“, che è stato presentato martedì scorso in apertura degli eventi previsti per la celebrazione della Festa Titolare del Valdimontone, in onore della Madonna del Buonconsiglio.
“Questo libro nasce nella mia testa da un quesito che da quando ero piccolo mi chiedevo – ha raccontato l’autore Paolo Brogini intervenuto in diretta a “Buongiorno Siena”: perchè il Montone ha il giubbetto rosa e la bandiera di altri colori? E allora mi sono messo a studiare. Ho fatto una retrospettiva sui colori della mia contrada. E’ sempre stato detto che è rosa per differenziarsi dalla Chiocciola ed io non ho smentito questa tesi che è anche vera, ma c’è di più. Il Montone ha iniziato con i colori rosa fino al 1694, poi per un periodo dal 1805 al 1835 ha portato il giubbetto sterzato, cioè con i colori a strisce, perchè il Comune aveva ordinato di fare i giubbetti come le bandiere. Può darsi che in un’occasione sia stata fatta confusione con la Chiocciola, fatto sta che nel 1835 il Montone ha chiesto richiede di tornare al giubbetto rosa e da allora è così”.