"Perchè l’Italia è di destra", Bocchino: "Anche Siena ha cambiato rotta"

Italo Bocchino, opinionista, direttore del Secolo d'Italia ed ex deputato, ha portato a Siena il suo libro “Perché l’Italia è di Destra – Contro le bugie della sinistra”

Di Simona Sassetti | 18 Gennaio 2025 alle 17:00

“Racconto il motivo per cui gli italiani non si fidano della sinistra. Anche Siena ha cambiato rotta, questa è stata una città simbolo della sinistra e non si può dire del buon governo della sinistra”. Italo Bocchino, opinionista, direttore del Secolo d’Italia ed ex deputato, ha portato a Siena, a Palazzo Patrizi, il suo libro “Perché l’Italia è di Destra – Contro le bugie della sinistra” . In questa sua ultima pubblicazione parla dell’Italia e dell’identità politica della destra e si pone l’obiettivo di smontare i “miti” della sinistra italiana. “In tutti i crocevia della storia politica repubblicana – spiega ai nostri microfoni – gli italiani alla fine scelgono di votare le alternative e quindi il grande corpaccione elettorale di destra non fa vincere la sinistra. Si rifugia nella DC nel 1948 e fa perdere i comunisti. Vota Berlusconi nel 1994, insieme con Fini e con Bossi e fa perdere la gioiosa macchina da guerra di Occhetto e poi vota la Meloni nel 2022. Gli italiani nei momenti cruciali scelgono di votare a destra. Oggi la destra è conservatrice e nazional popolare, un fenomeno nuovo che poi si è allargato anche in America, dove è venuto fuori questo conservatorismo nazionalpopolare. Di certo la destra rappresenta l’Italia dei valori tradizionali, conservatrice, tradizionalista e cattolica, ma è anche nazionalpopolare. Giorgia Meloni interpreta bene questo grande legame con il popolo, mentre prima la politica dava più l’idea di un’oligarchia distaccata dal popolo”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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