Pian delle Cortine, il sindacato: "Preoccupazione per i lavoratori a tempo determinato"

Per i dipendenti a tempo indeterminato si preannuncia la cassa integrazione, per gli altri non ci saranno ammortizzatori

Di Redazione | 9 Settembre 2022 alle 18:30

Pian delle Cortine, il sindacato: "Preoccupazione per i lavoratori a tempo determinato"

L’impianto di riciclo rifiuti di Pian delle Cortine si proietta verso il futuro ma per molti dei lavoratori della struttura il domani si preannuncia difficile. Il sito nel comune di Asciano chiuderà per un anno per un intervento di riammodernamento e durante il periodo di stop anche i lavoratori dovranno cessare la propria attività.

Per i dipendenti di Sienambiente e per i dipendenti a tempo indeterminato della cooperativa che lavora nell’impianto di Pian delle Cortine si prospetta la cassa integrazione, mentre per quelli a tempo determinato non ci sarà nessun ammortizzatore sociale.

“Questa ristrutturazione dell’impianto prevede anche una meccanizzazione della selezione del vetro e della carte dove ci sono 43 lavoratori della cooperativa – ha raccontato ai nostri microfoni Massimo Tanganelli coordinatore igiene ambientale Fp Cgil Toscana Sud -. 20 di questi sono a tempo indeterminato, 23 a tempo determinato.

Per quelli a tempo indeterminato si preannuncia la cassa integrazione, mentre per gli altri la faccenda è più seria. Non ci sarà l’ammortizzatore sociale e noi siamo molto preoccupati sindacalmente. Ci sono molti soggetti assunti con la legge 68 e quindi faccio un invito all’amministrazione di Asciano e anche a Iren, che è il socio industriale che ha la maggioranza di Sienambiente: dobbiamo trovare tutti insieme una soluzione”.

Per i dipendenti a tempo indeterminato della cooperativa la cassa integrazione sarebbe una buona notizia se non fosse che il futuro è più incerto che mai. Infatti alla riapertura dell’impianto tra circa un anno potrebbero ritrovarsi anche loro senza lavoro.

“Quando riaprirà – ha spiegato Tanganelli – l’impianto, dagli attuali 43 lavoratori, necessiterà di solo 4/5 di loro. L’impegno da parte della cooperativa di ricollocare questi lavoratori c’è, ma sono tanti soprattutto se si aggiungono anche quelli a tempo determinato. Per questo il mio appello per trovare una soluzione”.



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