Il jazz accompagnerà le sere d’estate di Piancastagnaio a partire da lunedì 5 agosto, con un concerto previsto in Piazza dell’orologio (ore 21,30). Sul palco Matteo Addabbo (organo Hammond) e il suo trio, con Andrea Mucciarelli (chitarra) e Andrea Beninati (batteria). Si tratta solo di un’anteprima a seguito un accordo appena siglato tra Comune e l’università Siena Jazz. Al concerto di Matteo Addabbo e il suo trio seguirà Fonti Jazz Festival, tra il 29 agosto e il primo settembre, alle Fonti di Borgo. Inoltre sempre, alle fonti ma questa volta di Voltaia, in un luogo suggestivo, il concerto dell’Accademia musicale Chigiana, diretto da David Krakauer (9 agosto). Grande musica, nomi importanti, per una nuova stagione culturale che dovrebbe contare su eventi permanenti. Intanto, questa prima serata rappresenta un bel disegno da visita di questo progetto culturale: Addabbo trio presenterà brani tratti dall’ultimo album intitolato L’asino che vola, progetto discografico prodotto da Dodicilune edizioni discografiche e musicali.
«A Siena abbiamo istituzioni musicali che rappresentano un’eccellenza a livello internazionale – osserva l’assessore alla cultura Pierluigi Piccini – ma è anche vero che nel territorio di Piancastagnaio c’è una nuova scuola di musica, ci sono tanti giovani e tanti appassionati di vari generi. È sembrato naturale iniziare un dialogo proficuo, per dare opportunità di confronto e di crescita a tanti cittadini e a un bacino che non si ferma al nostro Comune. È un dialogo tra istituzioni pensato per coinvolgere la nostra comunità, per richiamare un pubblico sempre più vasto, per valorizzare Piancastagnaio attraverso una produzione culturale importante».
Il Matteo Addabbo trio nasce dalla volontà di ricreare il sound delle formazioni jazzistiche tradizionali con l’organo Hammond, prendendo come riferimento le opere lasciate da organisti americani come Jimmy Smith, Jack McDuff e Larry Young. In questa ricerca sonora il trio si esprime con una nuova freschezza compositiva grazie a brani originali riconducibili agli stili del jazz più attuale. Le composizioni di questo gruppo offrono un percorso musicale articolato, dove si percepiscono le numerose influenze musicali di Matteo Addabbo e dei suoi partners, che si rifanno sia a modelli artistici contemporanei, come quello del trio dell’organista statunitense Larry Goldings, ma anche al bagaglio culturale italiano regalato dalle musiche per film degli anni ’60, di compositori immortali come Piero Piccioni e Piero Umiliani. Un progetto nuovo quindi, radicato nella tradizione jazzistica, ma aperto al futuro.