“Lo scenario che si presenta agli 80 dipendenti della sede senese è ancora drammatico”
“Paycare, nata dalla riorganizzazione di Bassilichi/Nexi, ha deciso di cedere il 100% della proprietà a Comdata, società di call-center, controllata dal fondo americano Carlyle, con più di venti sedi in Italia e nel resto del mondo. Tutto si è svolto nell’ambito di una trattativa al Mise, il Ministero dello Sviluppo economico, mentre si stava valutando l’ingresso di un semplice partner nell’operazione di ristrutturazione aziendale. Poi il colpo di scena: l’amministratore delegato di Paycare ha annunciato ai sindacati, che stavano seguendo il percorso condiviso con il Ministero, l’improvvisa cessione. Lo scenario che si presenta agli 80 dipendenti della sede senese è drammatico: hanno commesse e, quindi, lavoro garantito fino al 2022, ma già dalla fine del 2019 i nuovi proprietari potranno trasferirli di sede. La prospettiva, quindi, è un licenziamento tra tre anni e, nel frattempo, un luogo di lavoro distante, probabilmente, centinaia di chilometri. I lavoratori della sede di Siena vivono, comprensibilmente, nell’incertezza. Non avendo garanzie per il futuro, molti pensano al licenziamento, ma senza avere un’alternativa certa. Ci sono 80 famiglie che vivono nell’angoscia, ma il sindaco si limita a lanciare accuse, lavandosi le mani rispetto a un impegno istituzionale. Avevamo previsto un tavolo di concertazione tra le istituzioni per affrontare anche questa situazione di crisi, facilmente prevedibile: avevamo fatto la proposta in Consiglio comunale ma la maggioranza ce l’ha bocciata”.