La diocesi di Montepulciano – Chiusi e Pienza ha inviato un atto di diffida alle suore benedettine di Pienza, in particolare alla Madre Superiora Diletta Forti. Lo scontro tra le parti è iniziato il 13 febbraio, giorno in cui il dicastero ha comunicato a suor Diletta che sarebbe stata estromessa dal suo ruolo al vertice del Monastero in Provincia di Siena. La madre superiora e le 13 suore Benedettine non hanno accettato la nuova direttiva e questa posizione è stata resa ufficiale da una nota stampa a firma di Suor Diletta in cui si legge: “Questa Comunità monastica è stata accusata di disubbidienza e di resistenza alle disposizioni dei Superiori, mentre essa si è semplicemente rifiutata di dar corso ad un provvedimento che reca grossolane anomalie e vistose criticità di natura giuridica, tali da pregiudicarne la validità e l’efficacia”.
Non s’è fatta attendere la replica della Diocesi di Montepulciano – Chiusi e Pienza che nell’atto di diffida, a proposito di quel comunicato, ha scritto: “Il contenuto era totalmente inappropriato, censurabile e lesivo delle prerogative, diritti e reputazione della Santa Sede, della Diocesi e della Federazione Picena”. La diffida poi prosegue: “A donne o uomini che decidano, liberamente e consapevolmente, di abbracciare la via religiosa, non è certamente consentito contestare pubblicamente ed attraverso “comunicati” pubblicati sui mezzi di informazione, sul web ed addirittura sul cancello del monastero, legittimi atti assunti dalla Sede Apostolica eseguiti in conformità del diritto”. Infine un avvertimento per Suor Diletta: “Constatiamo l’utilizzazione, ancora oggi, da parte di Suor Diletta Forti, del titolo di Abbadessa, che le è stato revocato dalla Santa Sede, ed ancor più della rappresentanza legale e quindi amministrativa che, ad oggi e sino a diverse disposizioni delle competenti Autorità canoniche, le è inibito. Si diffida dal proseguire in tal senso”.
Lo scontro tra le parti si è inasprito nel corso di pochi giorni ma alla base resta sempre una domanda: cosa hanno fatto le suore benedettine per attirare l’attenzione della Santa Sede? I provvedimenti presi nei loro confronti, per esempio la visita dei delegati apostolici, sono utilizzati per eventi di una certa gravità. Per questo oltre al mercatino estivo organizzato dalle Monache e una clausura non del tutto canonica potrebbe esserci di più. Il fascicolo redatto dai delegati apostolici, però, è stato secretato e quindi è assolutamente inaccessibile. Adesso l’attenzione è nuovamente rivolta verso le suore di Pienza che potrebbero continuare lo scontro, rischiando di far scattare la riduzione allo stato laicale, oppure mollare la presa e accettare le disposizioni della Santa Sede.